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La Maddalena, Seame Sardinia, un’associazione per la tutela ambientale marina e per la ricerca

Ecco le attività in corso e i progetti futuri

La Maddalena, Seame Sardinia, un’associazione per la tutela ambientale marina e per la ricerca
La Maddalena, Seame Sardinia, un’associazione per la tutela ambientale marina e per la ricerca
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 21 January 2024 alle 06:00

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La Maddalena. SEAME Sardinia (visita qui il sito) è una ONLUS nata nel 2015 ad opera del fondatore e attuale Presidente Luca Bittau, ricercatore naturalista ad indirizzo marino e di un gruppo di biologi marini, naturalisti e volontari che hanno a cuore la conservazione della natura e delle risorse marine. Dopo la laurea, ha conseguito un dottorato di ricerca sui cetacei marini, specializzandosi su questo argomento studiando le specie che popolano le acque del Canyon di Caprera, un'importante area in mare aperto, al largo delle Bocche di Bonifacio. L’associazione si occupa essenzialmente di ricerca e pubblicazione scientifica, di divulgazione e di sensibilizzazione al tema della tutela ambientale, con particolare attenzione all’ambito marino per preservare le sue specie, spesso a rischio estinzione a causa dell’impatto dell’attività umana.

Facciamo ricerca scientifica mediante studi sui cetacei a largo della Sardegna, ma anche nel Mediterraneo, per poi scrivere pubblicazioni in base ai dati raccolti, in modo da condividerli e contribuire alla conservazione di queste specie. Per raggiungere questo obiettivo collaboriamo con organizzazioni ed enti pubblici, tra cui Regione Sardegna, comuni, Parchi Nazionali e Aree Marine Protette, istituzioni nazionali ed internazionali, fondazioni e altre associazioni, impegnandoci a fornire indicazioni relative alle misure di tutela e nell’attività di divulgazione per la salvaguardia dell’ambiente e degli animali, in un linguaggio accessibile a tutti, mediante una contestualizzazione delle informazioni a livello locale per scuole, turisti e diportisti. Raccontiamo le specie, i rischi a cui vanno incontro e cosa fare (o non fare) per non disturbarle - spiega il presidente Bittau.

Nel corso del 2023 SEAME SARDINIA ha portato avanti molti progetti, tra cui: due incontri dove è stato presentato un percorso acustico dal titolo "Le voci del mare", che riproduceva tutti i suoni che si possono udire sott’acqua, biologici e non, guidato dalla voce di un biologo, il quale spiegava le minacce relative all’inquinamento acustico; formazione a scopo educativo e di sensibilizzazione per i diportisti nell’ambito del comportamento corretto da adottare in mare, facendo riferimento alle linee guida fornite dal Santuario Pelagos, per approcciare i cetacei in caso di avvistamento, in quanto specie quasi a rischio estinzione; l’apertura delle attività nell'ambito del progetto “LIFE-DELFI” in collaborazione con l’Area Marina di Tavolara, che hanno previsto il monitoraggio dei tursiopi e della loro interazione con la piccola pesca.

Relativamente al bilancio 2023 e ai nuovi progetti per il nuovo anno, Bittau si esprime in questi termini: “Le attività in generale sono andate bene, meno quella in mare diretta a causa delle condizioni atmosferiche avverse. Dal punto di vista della ricerca, grazie al supporto della Fondazione One Ocean, che ha permesso di elaborare dati raccolti in 10 anni di attività in mare, gran parte raccolti a bordo con Whale Watching Sardinia/Orso Diving durante il periodo del mio dottorato, è stata di recente sottomessa una pubblicazione con l'obiettivo finale della costituzione di un’area IMMA nelle acque del Canyon dell’isola di Caprera, quale forma importante di tutela. Attualmente ci stiamo poi concentrando principalmente su due specie: il tursiope e lo zifio, ma abbiamo iniziato anche una collaborazione relativa allo studio del capodoglio. Purtroppo abbiamo constatato nell’arco di pochi anni che molte specie classificate dall'IUCN in pericolo hanno toccato il livello di alto rischio di estinzione, confermato dalla riduzione del numero di individui avvistati durante le nostre attività. Per questo abbiamo intenzione di intensificare il nostro lavoro, continuando l’opera di divulgazione e arrivare a quante più persone possibile, coinvolgendo anche le scuole, affinché la sensibilizzazione delle nuove generazioni, possa fare la differenza nella salvaguardia del nostro pianeta e delle specie che lo abitano”.

Di seguito, alcune foto scattate dai ricercatori di SEAME Sardinia, durante le loro attività:

Tursiope

Zifio

Balenottera comune