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Cronaca

La Maddalena: ‘A tavola con Garibaldi’ ecco i vincitori del contest Giugno Slow

La Maddalena: ‘A tavola con Garibaldi’ ecco i vincitori del contest Giugno Slow
La Maddalena: ‘A tavola con Garibaldi’ ecco i vincitori del contest Giugno Slow
Olbia.it

Pubblicato il 30 June 2019 alle 17:40

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La Maddalena, 30 giugno 2019- Non poteva finire meglio questo caldo giugno: buon cibo, buon vino e sana compagnia sono stati gli ingredienti giusti che hanno entusiasmato i mille partecipanti alle degustazioni dei piatti studiati in onore del generale Giuseppe Garibaldi. I protagonisti del Giugno slow manifestazione organizzataa La Maddalenadall’Amministrazione comunale, dalcoordinamento delle condotte Slow Food della Sardegnae dall’associazione ‘Garibaldi Agricoltore – Ambiente, Paesaggio, Identità’. hannosoddisfatto il gusto deI mille avventori e dei giudiciriscoprendonei piatti e nelle bevande gli ingredienti usati dal Generale e dalla sua famiglia a Caprera.

Iristoranti vincitori della competizione‘A tavola con Garibaldi’ lanciata all’interno diGiugno Slow sono “La scogliera ristorante”, “Magreta” e “The bistrot” Quartae quinta posizioneper “Osteria da Liò” e per “Il Genovese”.Sul podio di‘Un Brindisi per Garibaldi’sono invece saliti “The Duke”, “Art Cafeedexaequo, al terzo posto,Charliee “Vincanto” per i cocktail inediti realizzati condistillati, vini, spumanti e liquori di produzione sarda, sapientemente combinati.

La premiazione,dopoil voto popolare ela valutazione tecnicadelleassociazioniCuochi GalluraeAibes,si è tenuta oggi,in municipio,davanti alla vetrina dei produttori di eccellenze enogastronomiche di Sardegna, alla presenza degli organizzatori e del sindacoLuca Montella, accompagnato dall’assessore alle Attività produttive Claudio Tollis.Oltre al premio in danaro ivincitoripotranno esporre lavetrofaniariportante il logo predisposto dall’Amministrazione comunale per il 2019 con il volto di Garibaldi e il richiamo alla campagna Food for Change di Slow foodche li rende riconoscibilianchein un circuito internazionale.Decisivo il giudizio, dopo il voto degli avventori, dell’associazione Cuochi Galluraedeitecnici dell'associazione Aibes.

I RISULTATI NELLE VOCI DEGLI ORGANIZZATORI.Mille gli avventori chedall’8 giugno a oggisi sono seduti ad assaggiare i piatti creati con gli ingredienti della dispensa garibaldinadegliundiciristoratori aderentie cinque bar che hannoproposto i cocktail. "Abbiamo deciso di raccogliere la sfida di un progetto innovativo per l'arcipelago e la risposta è stata decisamente buona con 500 personeche hanno provato e votato i diversi menu e altre 500 che lo hanno chiesto e consumato anche dopo la chiusura del concorso”, afferma l’assessore comunale alle Attività produttiveClaudio Tollis, che aggiunge: "Al di là della classifica la sfida è stata vinta veramente da tutti per il ragionamento di identità e filiera portato avanti insieme verso una nuova visione di futuro per la nostra terra".

Ogni proposta ha rispettato i principi del programma ‘Food for Change” di Slow Food, ossia recupero di una tradizione enogastronomica locale, rispetto per le materie prime di qualità provenienti da agricoltura di prossimità e attenzione all’impronta ecologica derivante dalla loro preparazione.Larivoluzione comincia a tavolaperchéogni scelta che facciamo ha un impatto enorme su filiera alimentare e ambiente”,diceSimona Gay, fiduciaria di Slow Food Gallura.Eprecisa: “È una rivoluzione pacifica ma sempre piùincisiva che ha l’obiettivo di riportare centralitàsul legame fracibo edessere umano.Il concorsoè unpunto di partenzaper la costruzione di un’alternativa a un sistema che non ci piace piùcreando, finalmente, una retetra produttori,operatori economicieconsumatori”.

La ricerca identitaria viene sottolineata daGiuseppe Bonannodi Garibaldi Agricoltore: “Ilcontest nascesullo spunto del recupero di una storia illustre localeed è stata l’occasioneper lanciare una sfida volta a fare ragionare il mondo della ristorazione sull’importanza dell’agricolturadi prossimitàesugli impattiambientali diun certo tipo di produzione.Food for change voleva cogliere questa doppia voce –concludee, come prima edizionepriva di precedenti,haottenutouna rispostadavverosoddisfacentedei ristoratori, tanto che molti di loro hanno manifestato l’interesse aun’edizione 2020”.

I PARTECIPANTI E LA LOTTA AGLI SPRECHI.Ilmenù di tre portate (antipasto, piatto principale e dessert)è stato concepito sulla cosiddetta ‘Dispensa di Garibaldi’, elenco di prodotti, materie prime e piatti tipici della mensa del patriota in base ai resoconti storici che ha curato l’associazione Garibaldi agricoltore.Undici iristoratori che hanno raccolto la sfida:Il rifugio dei peccatori, La scogliera restaurant in Maddalena, Osteria da Lio’, Ristorante L’avventura, Ristorante La Grotta, Ristorante Magreta, Ristorante Perla Blu, The Bistrot, Trattoria ‘Dal Genovese 1973’, Trattoria Da Bocchetta e Vecchia Ilva.

Quattroi bar ingara:Cafe, Charlie, The Duke e Vicanto.Infine puntuale impegno di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentaricon il supporto dell’azienda leader nei contenitori in alluminioCuki, chehafornitoai ristoratori aderentilavaschetta “Cuki Save Bag”per portare a casa quanto resta nel piatto.

APPROFONDIMENTI:LE MOTIVAZIONIDEL PREMIO (RISTORANTI).

Primo Classificato:La scogliera.Sapiente ricerca di ingredienti scelti dalla dispensa di Garibaldi con accostamenti e abbinati, originali, seppur coerenti con lo spirito della Competizione e perfettamente aderente al disciplinare. Dalle preparazioni dei piatti traspaiono la passione per le materie prime trattate, l’attenzione alla provenienza e alla gestione di tutte le fasi, con metodi di cottura poco invasivi tipici della tradizione della cucina dell’Eroe e orientate alla riduzione degli sprechi. Piatti che pensiamo possano essere, per composizione e preparazione, decisamente apprezzati e serviti nelle diverse occasioni conviviali che l’illustra abitante di Caprera avevo modo di organizzare in occasione delle tante visite che riceveva. Dal punto di vista tecnico le preparazioni hanno preso il punteggio massimo in presentazione, servizio e mise an place ed hanno rasentato il punteggio massimo per Gusto e tecnica.

Secondo Classificato: Magreta.La rivisitazione delle pietanze più apprezzate di Garibaldi, in una versione aggiornata ma comunque ben ancorata alla tradizione, hanno fatto apprezzare per composizione e per scelta degli ingredienti le preparazioni elaborate per il Contest. La scelta di prodotti e delle provenienze, sono state adeguatamente centrate con l’obiettivo di accorciare le filiere e rivolgersi a produzioni quanto più vicine ai luoghi di trasformazione e di somministrazione. Le scelte dei metodi di cottura riescono adeguatamente ad interpretare la scelta di operare con adeguata “prudenza” le materie prime privilegiando preparazioni poco elaborare. Le scelte sui formati della pasta in aderenza alla terminologia e allo spirito del tempo, come pure i formati e la composizione del pane utilizzato nelle preparazioni, sono state particolarmente apprezzate per coerenza al disciplinare. Dal punto di vista tecnico le preparazioni elaborate hanno rasentato l’eccellenza per il Gusto, raccogliendo punteggi alti anche per mise en place e servizio. Ottimo il giudizio dal punto di vista tecnico professionale.

Terzo Classificato: The Bistrot.Ricerca e passione vanno di pari passo nella definizione delle scelte tradotte nei piatti presentati. Una capacità di rappresentare e presentare le scelte con una narrazione che appassiona. Intelligente rivisitazione e accostamento nella preparazione dell’antipasto e, in generale, un’ottima scelta di prodotti che tendono a massimizzare l’obiettivo di accorciare le filiere distributive rivolgendosi a piccoli produttori vicini al territorio di somministrazione. Molto buona l’aderenza alla definizione di metodi di cottura e preparazioni coerenti con lo spirito del disciplinare sia in termini di semplicità che di elaborazione. Le scelte di omettere l’utilizzo di dolcificanti ed il ricorso all’utilizzo del miele in più preparazioni, dolci e salate è stata molto apprezzata anche per coerenza storica. Dal punto di vista tecnico il ristorante si è distinto per corretta preparazione professionale, ottenendo il punteggio massimo e per un’ottima resa dal punto di vista del gusto delle preparazioni elaborate. Buone, infine, la mise en place, la presentazione e il servizio.

Quarto Classificato: Osteria da Liò.Una cucina molto vicina allo spirito “popolare” dell’Eroe, con un’accezione ovviamente positiva del termine. Uso delle materie prime molto coerente con lo spirito della dispensa di Garibaldi e, al contempo, della “maddaleninità”. Le provenienze delle materie prime trattate sono coerenti con lo spirito del Contest, come pure il ricorso alle tecniche di preparazione. La zuppa di pesce, nella sua versione Nizzarda, raggiunge un’ottima sintesi di equilibrio perfettamente ancorata alla tradizione seppur con le incursioni dettate dalle influenze di provenienza francese per il tramite del passaggio a Caprera. Dal punto di vista tecnico buone sia la mise en place, presentazione del piatto, il servizio e le tecniche utilizzate, molto buono il risultato rispetto al Gusto delle preparazioni.

Quinto Classificato: Il Genovese.Le preparazioni si sono dimostrate ben articolate e aderenti con le radici storiche e la filosofia del Contest con scelte e accostamenti che, seppur ancorati in maniera puntuale alla dispensa e alle pietanze base fornite col disciplinare, hanno dato spazio a rivisitazioni che, per certi aspetti, sono degni di nota. Molto buona la ricerca dei prodotti che, seppur ha fatto ricorso, spesso, alle eccezioni previste dal disciplinare, è stata ben controbilanciata dalla scelta delle restanti materie prime utilizzate. Quest’ultima, insieme alla scelta dei metodi di preparazione, fanno trasparire la passione rivolta all’elaborazione dei piatti concepiti per il contest. Dal punto di vista tecnico buonamise en placee servizio, come pure buono è il risultato del Gusto al palato delle preparazioni elaborate.

GIUGNO SLOW,UN PROGETTO INNOVATIVO.La manifestazione abbracciaun nuovo percorso di sostenibilità per le isole minori in grado di richiamare visitatori attratti tanto dalla biodiversità quanto dalla valorizzazione della cultura enogastronomicasarda e maddalenina, sulle tracce di Giuseppe Garibaldi che scelse la Sardegna per dedicarsi all’agricoltura.

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