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Cronaca

"Io piango, tu ridi: percorso verso la Zona franca firmato Andrea Prato

Angela Galiberti

Pubblicato il 21 October 2013 alle 10:00

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Olbia - Andrea Prato tutti lo ricordano come assessore regionale: alto, capello lungo, parlantina scorrevole. Oggi Andrea Prato, oltre ad essere fondatore del movimento "Il quinto moro", fa anche lo scrittore. La sua ultima fatica è "Io piango, tu ridi - viaggio nei misteri della Zona Franca". Un titolo che riassume, in poche battute, il contenuto delle 107 pagine presentate, venerdì scorso, all'hotel Mercure di Olbia. A moderare il dibattito in una sala gremitissima è stato il giornalista Ernesto Massimetti. "Io piango, tu ridi" è sostanzialmente il resoconto di un viaggio: quello all'interno della zona franca. La zona franca delle Isole Canarie, e la zona franca mai decollata in Sardegna. Andrea Prato è andato alle Canarie per sentire dalla viva voce degli italiani perchè la Zona franca ha risvolti così positivi sull'economia. In questo viaggio, l'ex assessore regionale ha incontrato diversi personaggi: la studentessa italiana che studia alle Canarie e che nel frattempo si mantiene lavorando in una panetteria, il ristoratore italiano di successo, la pensionata che ha venduto tutto in italia per passare gli ultimi anni di vita al caldo. Il comune denominatore di queste storie è la fallimentare vita dalla quale sono passati. Una vita carissima, dove lo Stato invece di aiutare chiedeva sempre troppo in cambio. Messi di fronte alla scelta tra il "vivere difficilmente" e "provare una nuova avventura", tutti loro hanno scelto la seconda. Alle Canarie la tassazione è minima, la burocrazia è quasi inesistente, pagare le tasse è semplicissimo e nessuno bara. In più, il costo della vita è umano quindi si può lavorare e godersi anche la vita. Al contrario, il viaggio nella "non zona franca" sarda è quanto mai cupo, nero, deprimente. L'impresario che non ha il durc in regola per colpa di un comune che non paga, il laureato in legge che non trova lavoro, la pensionata con la figlia a carico, il ristoratore inseguito dalle cartelle. Tutte le loro storie parlano di una lotta impari: da una parte l'italiano che vuole lavorare, che prova a farlo onestamente, dall'altra lo stato che sguinzaglia tasse su tasse per recuperare soldi su soldi. Ed è qui che nasce la riflessione sulla zona franca. La zona franca è uno strumento utile, scrive Prato, a patto di non dimenticare l'essenza della Sardegna e di recuperare gli antichi valori.