Hanno subito fatto sentire la loro voce gli albergatori olbiesi riguardo la tassa sul soggiorno. Il sindaco Gianni Giovannelli li ha accolti e ha assicurato lo stop sull'iniziativa del Comune. L'idea dell'amministrazione sulla tassa sul soggiorno non e' piaciuta agli operatori turistici. Secondo loro il turismo verrebbe ostacolato fortemente da un sovrapprezzo sulla vacanza. Questo infatti costringe gli stessi operatori a pagare la tassa che il turista non digerirebbe di certo, un po' per la crisi economica, un po' perchè e' difficile giustificare una tassa che serve per dare piu servizi quando questi sono completamente assenti in citta'. Gli albergatori chiedono di rinviare il discorso sulla tassa a un domani in cui la situazione economica isolana sarà migliore e l’attrattività della destinazione Olbia e Gallura siano di gran lunga più forti rispetto alla situazione attuale. E' un momento difficile, in cui alla nostra isola vengono preferite destinazioni come la Croazia, le isole Canarie o altre regioni d’italia più facilmente raggiungibili. Addirittura la concorrenza è interna all’Isola: Olbia in questi anni ha perso molto anche rispetto al sud Sardegna, zona molto più “aperta “ ai voli low cost; si capisce che la tassa sul soggiorno solo sul comune di Olbia finirebbe per penalizzare eccessivamente il nostro territorio. Ma non si e' parlato solo di tasse, gli operatori vogliono strategie sul turismo, investimenti in promozione, anche pohi ma di ottima qualita', magari appoggiandosi proprio agli addetti ai lavori per meglio capire in che direzione andare. Gli operatori turistici hanno un grande progetto, creare un consorzio per promuovere Olbia come destinazione turistica, e uniti portare avanti battaglie importanti come quella della continuita' territoriale. Finalmente l'individualismo e gli interessi del singolo vengono messi da parte per il futuro del turismo olbiese, quindi per lo sviluppo di un settore trainante dell'economia di tutta la Gallura.
