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"Freedom in water" da Cannigione a Stintino con la stessa passione

Laura Scarpellini

Pubblicato il 30 September 2019 alle 11:43

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Arzachena, 30 settembre 2019 -Dopo cinque anni passati ad Arzachena nella baia di Cannigione, era arrivato il tempo di cambiare location per quest'evento sportivo suggestivo ed emozionante.

E così a distanza di un anno gli atleti hanno trovato una località come Stintino, pronta ad accoglierli con lo stesso calore.

La 6^ edizione del "Freedom in Water " ha fatto trovare fianco a fianco in acque libere, nuotatori olimpici e paralimpici. Un bella manifestazione sportiva voluta dall’attuale delegato FINP Sardegna Danilo Russu. L'appuntamento va rinnovandosi anno dopo anno dal 2014.

Pur cambiando la località, la meraviglia della natura non cambia, e la passione dei partecipanti nemmeno.

Una delle lodevoli finalità della manifestazione, vuole essere quella di andare a invocare un miglioramento del turismo accessibile, mettendo in autoanalisi le strutture ospitanti. Un occasione in cui misurare il proprio impianto con un evento che coinvolga tutti coloro che abbiano una diversa disabilità. Stesso senso di autocritica ovviamente è rivolto anche alle strutturepresenti sui lidi direttamente. Si vuole sempre più incentivare la costruzione di strutture sportive accessibili, sollecitando le pubbliche amministrazioni.

L’unica nota dolente della manifestazione è stata la presenza di un forte grecale che non ha dato tregua ai nuotatori. Certo è che gli atleti già avvezzi a tale esperienze, non si sono fatti sorprendere di certo.

E' stato bello notare che malgrado la concomitanza dei mondiali, a Stintino è stato comunque presente un elevato numero di atleti paralimpici: ben 20. Tutti in acqua hanno sfidato le condizioni avverse completando il loro percorso.

Gli atleti sardi si sono distinti anche in questa occasione con: Francesca Secci (SA.Spo. Cagliari) che si aggiudica il quinto titolo italiano nella categoria S7 - S10 donne. Nella sezione maschile un ottimo terzo posto per il consigliere della giunta CIP Sardegna Nicola Azara (Progetto AlbatroSS).

La giornata competitiva si può dire concretamente che guarda oltre il concetto dell’inclusione in quanto diversi atleti in gara, erano in possesso del doppio tesseramento FINP e FIN.

Il prossimo anno saranno in programma le Paralimpiadi di Tokio, ma attendiamo di poter assistere ancora ad eventi del genere qui in Gallura. Saremo tutti pronti a fare il tifo sia per coloro che affrontano la competizione in acqua, che per la complessa macchina organizzativa che sarà mossa come sempre, da una grande passione e tanta professionalità.