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Pubblicato il 21 March 2019 alle 13:09
Olbia, 21 marzo 2019 -Si è appena conclusa la maxi operazione ambientale della Guardia Costiera di Olbia, guidata dal direttore marittimo Maurizio Trogu, che si è svolta in uno dei tratti di mare di Sa Marinedda, alla fine di via Isola del Cavallo.
Qui il Nucleo Operativo Subacqueo è entrato in azione e si è immerso nelle acque del golfo olbiese a caccia di rifiuti inquinanti.
La ricerca non è durata per molto: gli operatori subacquei hanno infatti individuato immediatamente tutta una serie di rifiuti adagiati sul fondo.
Se la regina delle materie inquinanti è sempre la plastica, tanti sono stati gli oggetti "particolari" recuperati dalla Guardia Costiera olbiese.
Dall'acqua è emersa una vecchia sedia, un motore marino, remi, parabordi, pneumatici di ogni genere e fattura, cassette di plastica, stracci, ferro, reti metalliche, legno.
Insomma, il campionario del perfetto inquinatore.
Tale operazione nasce grazie a un accordo tra la Guardia Costiera e il Ministero dell'Ambiente che ha lo scopo di ridurre l'utilizzo della plastica e di combattere l'inquinamento delle microplastiche nell'ambiente marino.
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