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Pubblicato il 15 April 2020 alle 10:50
Olbia, 15 aprile 2020 - Tra le notizie rese note dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, vi è anche quella relativa ai test rapidi che da qualche giorno vengono fatti nel laboratorio analisi dell'Ospedale civile Giovanni Paolo II. "Non si stanno facendo i tamponi a tutti - chiarisce il sindaco Nizzi -, si sta facendo la diagnosi precoce attraverso la ricerca delle immunoglobuline".
"Questo dà la possibilità di avere una risposta molto più veloce, di poterne fare anche a Olbia nel nostro laboratorio del Giovanni Paolo II e fra qualche giorno anche si potrà fare anche al Mater. Buona parte delle persone che ha avuto contatto fa l'esame delle immunoglobuline e una volta fatto questo, qualora risultasse positivo, potrà fare il tampone per avere la certezza dell'infezione", spiega Nizzi.
"È già importante che possiamo farlo noi - aggiunge il sindaco di Olbia - Sono arrivati un altro migliaio di tamponi che possono essere utilizzati nel nostro territorio e questa è una cosa buona".
Cosa sono, però, questi test rapidi e cosa cercano? Si tratta di test sierologici che individuano tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il Sars-Cov-2 e raccontano la "storia" della malattia. Con questi test si scovano gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario.
Due sono i tipi di questi test:
Entrambi i test, come spiega la Fondazione Veronesi in questo articolo, cercano le immunoglobuline IgM (prodotte nella fase iniziale dell'infezione) e le IgG (prodotte nella fase finale).
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