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Cronaca

Caso Airitaly: sfuma l'ultima speranza dei dipendenti

Caso Airitaly: sfuma l'ultima speranza dei dipendenti
Caso Airitaly: sfuma l'ultima speranza dei dipendenti
Olbia.it

Pubblicato il 17 August 2020 alle 22:10

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Olbia, 17 agosto 2020 - Da domani 18 agosto riparte il cronometro della durata di sessanta giorni per la procedura di licenziamento collettivo per gli oltre 1.500 dipendenti Airitaly.

La procedura era partita il 2 marzo e poi bloccata dopo 15 giorni per cinque mesi, data l'emergenza. Tra più di due mesi le famiglie dei dipendenti non avranno più un reddito.

Scrivono così l'Associazione Nazionale Professionale Assistenti di Volo Regionale Sardegna e RSA Airitaly: "Agli impegni assunti dal Governo nei tre incontri con i Ministri del Lavoro, dei Trasporti e dello Sviluppo Economico non sono seguiti provvedimenti legislativi, ad oggi, realmente esigibili".

"Alla nostra richiesta principale di essere ricompresi nel progetto di riforma e rilancio del settore del trasporto aereo finanziato con oltre tre miliardi di Euro non è stata data alcuna risposta ad eccezione di una generico impegno della Ministra De Micheli a fare un "approfondimento e verifica" su tale opzione".

"La stessa Ministra aveva garantito la riconvocazione del tavolo sindacale nella prima metà del mese di Luglio per comunicare l’esito di tale approfondimento ma ad oggi nessuno di quel dicastero si è fatto più sentire".

Proseguono ANPAV e RSA Airitaly: "Alla nostra richiesta subordinata di avere, al pari di tutti gli altri Lavoratori, la cassa integrazione in attesa della fine dell’emergenza sanitaria e della ripresa delle attività, sono seguiti due incontri con la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo la quale ha risposto negativamente alla nostra istanza di proroga della moratoria dei licenziamenti, accordata invece alla generalità dei lavoratori delle altre aziende".

"La stessa Ministra aveva poi garantito un emendamento al primo decreto “Cura Italia” che prospettava la cassa integrazione per i Lavoratori di Air Italy, ma che presentava criticità interpretative tali da indurre i liquidatori Laghi e Lagro a dichiararne l’inapplicabilità alla nostra realtà".

"Tale emendamento è stato poi effettivamente fatto nel decreto “agosto”, ma impegnando i governatori delle regioni interessate Sardegna e Lombardia atteso che, col nuovo testo, in difetto di un’attivazione in termini di politiche attive da parte delle suddette regioni, tale cassa integrazione non potrà essere erogata".

"Ergo, se le amministrazioni regionali non terranno fede agli impegni presi, i lavoratori di Air italy, che si trovano tra l’incudine e il martello, a novembre saranno in fondo al baratro".

"Auspichiamo un urgente convocazione del “tavolo di crisi” da parte dei governatori Solinas e Fontana, reiteratamente richiesto da tutte le Organizzazioni Sindacali e Associazioni Professionali, ma non ancora attivato nonostante l’ormai imminente ondata di licenziamenti che impatterannonelle due regioni già messe a dura prova, disperdendo oltretutto straordinarie competenze di un settore strategico per l’intero Paese".