Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Capriccioli, pedane montate e ginepri "sfoltiti": tutto regolare. Briatore amareggiato

Capriccioli, pedane montate e ginepri
Capriccioli, pedane montate e ginepri
Angela Galiberti

Pubblicato il 29 January 2020 alle 13:28

condividi articolo:

Arzachena, 27 gennaio 2020 - Capriccioli, la bellissima spiaggia del Comune di Arzachena, continua a far parlare di sé.

Nel 2018, il Comune di Arzachena ha dato in concessione il bar della spiaggia: bar che, negli anni passati, aveva visto tra i suoi concessionari anche Flavio Briatore con il suo Billionaire Beach "Rubacuori".

Si tratta di una delle concessioni più ambite di tutta la Sardegna poiché si trova al centro della Costa Smeralda e poiché si affaccia direttamente sulla baia che ospita, durante l'estate, i più grandi yacht del mondo.

La gara d'appalto si è svolta nel 2018 ed è stata vinta da un'azienda locale. La base d'asta, per 10 anni, era di 500.000 euro al rialzo come canone complessivo. I vincitori hanno portato a casa Li Capriccioli con progetto di valorizzazione definito e un canone pari a 750.000 euro, quindi 75.000 euro l'anno più Iva di legge.

La concessione a bando presente dei documenti ufficiali della gara d'appalto

Perché si parla di Capriccioli? Perché, a bocce ferme - ovvero a stagione ampiamente chiusa - qualcuno è andato a fare una passeggiata a in loco e ha trovato le pedane della concessione ancora montate e i ginepri apparentemente "sfoltiti". Il tutto è stato fotografato e inviato a Olbia.it con una domanda allegata: "è tutto a posto?".

In fondo il bar, in primo piano le pedane in legno

Perché il lettore si è fatto questa domanda? Perché quando si parla di concessione si pensa subito alla "concessione demaniale" che prevede tra le sue caratteristiche quella di avere strutture di facile rimozione e che, in via puramente generale, dovrebbero essere rimosse a fine stagione.

Per quanto riguarda invece i ginepri, per l'eventuale taglio delle piante serve una specifica autorizzazione.

Li Capriccioli a gennaio 2020. Rispetto al 2010, i ginepri sembrerebbero decisamente sfoltiti

Ecco perché il nostro lettore ha mandato tutto in redazione chiedendoci di verificare.

Due foto che ritraggono due ginepri tagliati

Dopo le opportune verifiche, abbiamo scoperto che non c'è nessuna stranezza: a Capriccioli è tutto perfettamente regolare.

La concessione non è demaniale, bensì comunale, e ha l'autorizzazione per lasciare le pedane in loco.

Il taglio dei ginepri è stato autorizzato dagli enti competenti ed è stato debitamente giustificato. Insomma, tutto a regola d'arte sotto il sole di Capriccioli.

La regolarità delle operazioni, però, non spegne le polemiche.

Le foto scattate la settimana scorsa a Capriccioli sono arrivate anche a Flavio Briatore: il creatore di quella che oggi possiamo definire la concessione più ambita e bella d'Italia.

Un battesimo, il suo, che rimarrà nella storia non solo per la visibilità data alla spiaggia di Capriccioli, ma anche per tutto quello che è successo in quei due anni di lavoro, tanto da far "scappare" l'imprenditore nel 2010 con una lettera di fuoco rivolta al Comune di Arzachena. Lettera che rimarrà negli annali delle cronache locali.

Briatore, raggiunto da Olbia.it, è amareggiato, nonché molto deluso.

"Quando siamo arrivati noi non c'era praticamente niente - racconta l'imprenditore -. Pagavamo 80.000 euro l'anno. Abbiamo creato una vera e propria destinazione turistica, abbiamo lavorato per questo e ci siamo riusciti".

In effetti, il Rubacuori ha rappresentato una novità importante per Li Capriccioli.

All'epoca, le candide tende del Rubacuori incastonate nello spazio tra il bar e i ginepri, e sistemate su sabbia bianca, fecero scalpore e si gridò al sacrilegio. Oggi, grazie a quell'intuizione, Capriccioli è uno dei luoghi più in della Costa Smeralda.

Per arrivare a questo risultato, però, ci sono voluti due anni di fuoco e la testardaggine di un imprenditore che, per quanto possa essere criticato, ha fatto da apripista vendendo il nome di Capriccioli nel mondo.

Lavorarci, però, non è stato solo stimolante: è stato anche un vero e proprio incubo per il team di Flavio Briatore che ha avuto a che fare con polemiche di ogni genere, controlli serrati giornalieri, denunce, sit-in, gavettoni e anche "bufale".

Il Rubacuori nel 2010

"Venivano a controllarci ogni giorno e lo facevano sempre all'ora di pranzo, quando il bar ristorante era pieno - racconta Briatore -. Controllavano persino sotto le pedane, non abbiamo avuto un momento di pace. Ci hanno accusato, hanno raccontato bufale. Abbiamo sempre rispettato quel luogo: non abbiamo toccato nulla. La bellezza di Capriccioli stava proprio nel passaggio tra mare e terra tra i ginepri".

Ciò che amareggia l'imprenditore è, forse, l'aver incontrato una marea di difficoltà.

Una ferita che, a distanza di 10 anni, brucia ancora tant'è che Briatore si chiede: "Non si poteva toccare nulla. Sono cambiate le leggi?".

Benché consapevoli della distanza temporale che separa il 2008 e il 2018 - dieci anni sono tanti - chiediamo a Briatore se questa presunta disparità di "accoglienza" rispetto al progetto imprenditoriale potrebbe essere un deterrente per lo sviluppo del territorio.

"Certamente - conclude Briatore -. Sono le solite cose alla sarda".

"