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Cronaca

Regione Sardegna: confronto sui problemi connessi ai fenomeni migratori

Regione Sardegna: confronto sui problemi connessi ai fenomeni migratori
Regione Sardegna: confronto sui problemi connessi ai fenomeni migratori
Olbia.it

Pubblicato il 14 May 2016 alle 12:27

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Cagliari, 14 maggio 2016 –L'assessore del Lavoro Virginia Mura ha presieduto, ierimattina, la riunione della Consulta Regionale per l’Immigrazione, organismo di confronto e dialogo sui temi e problemi connessi ai fenomeni migratori. La seduta – tenutasi nella sede dell’Assessorato, in Via San Simone a Cagliari – si è concentrata sull’analisi dei più recenti provvedimenti adottati dalla Regione e inseriti nel Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati. La delibera, adottata dalla Giunta regionale, comprende un’ampia rosa di azioni (affidate nella loro esecuzione oltre che all’Assessorato del Lavoro a quelli della Sanità, Agricoltura, Pubblica istruzione, Turismo e Enti locali, alla Direzione Generale della Protezione Civile e all’Agenzia regionale per il lavoro) che copre tanto i momenti iniziali dell’arrivo dei migranti in Sardegna, quanto quelli successivi, in un percorso ideale che parte dalla prima assistenza e giunge fino alla successiva integrazione nella società sarda per coloro che intendono restare nell’Isola.

È una grande opportunità per noi ascoltare i suggerimenti e le osservazioni che provengono dalla Consulta per l’immigrazione - ha detto l’assessore Mura –, dal confronto che si sviluppa nelle nostre riunioni emergono sempre indicazioni utili per migliorare i nostri interventi e per progettarne di nuovi. I flussi migratori che stanno interessando anche la Sardegna – prosegue l’esponente della Giunta - richiedono interventi complessi e articolati, che la Regione sta mettendo in campo con grande impegno, raccordando il lavoro degli assessorati competenti sui diversi aspetti del fenomeno migratorio, per assicurare soluzioni valide in tutte le fasi, dalla prima assistenza alla seconda accoglienza alle politiche di inclusione e di inserimento lavorativo. In questo quadro – conclude Mura - la Consulta, all’interno della quale sono presenti le comunità più rappresentative di stranieri non comunitari, organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni di tutela ed esperti della materia, fornisce un contributo qualificato e significativo”.

La Consulta stamane ha esaminato nel dettaglio gli interventi di competenza dell’Assessorato del Lavoro, contemplati nel Piano regionale, dai percorsi formativi per gli operatori e per i gestori dei Centri di accoglienza alle misure che hanno come destinatari gli stessi immigrati e che sono rivolte al loro inserimento lavorativo e sociale: un tema strategico per trasformare un problema sociale anche in un’opportunità di crescita per la nostra regione. Su questo terreno l’Assessorato mette in campo alcune misure volte al riconoscimento delle competenze maturate dal migrante nel nostro Paese – anche attraverso tirocini – e per il riconoscimento dei titoli di studio eventualmente conseguiti nel paese d’origine; la riprogrammazione del progetto di formazione di inserimento lavorativo Diamante Plus, che ha dato ottimi risultati nella sua prima edizione e che sarà riprogettato per essere sempre rivolto in maniera preferenziale – ma non più esclusiva – alle donne. Nel 2016 proseguirà, inoltre, il rafforzamento della rete Liantza, che mette insieme istituzioni, soggetti pubblici e privati coinvolti nella gestione del fenomeno migratorio.

Un approfondimento ha riguardato anche i mediatori culturali, figure indispensabili per accompagnare le varie fasi dell’integrazione e per i quali c’è una dotazione di 2,4 milioni di euro su cui fondare i prossimi interventi. Un cenno, inoltre, è stato dedicato ad altre misure presenti nel Piano della Regione, come quelle dedicate all’agricoltura sociale, al Sistema di accoglienza dei minori non accompagnati e alla Salute dei migranti. La riunione si è chiusa con l’impegno di procedere, nell’arco di qualche mese, a una prossima convocazione dell’organismo, per fare il punto sul funzionamento degli strumenti attivati e per valutare l’introduzione di nuove misure che potrebbero rendersi necessarie.