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Cronaca

Arzachena: una panchina arancione per le donne vittime di violenze

Arzachena: una panchina arancione per  le donne vittime di violenze
Arzachena: una panchina arancione per  le donne vittime di violenze
Laura Scarpellini

Pubblicato il 25 November 2019 alle 17:44

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Arzachena, 25 novembre 2019 -La città di Arzachena non cessa di dimostrare il proprio impegno contro la violenza delle donne.

Ormai è già un anno che sotto l'albero di piazza Risorgimento è stata istallata la panchina arancione a testimonianza di quanto l'amministrazione comunale abbia a cuore la dignità, e il rispetto femminile.

Lo scorso anno la panchina pubblica è stata colorata insieme all’associazione Soroptimist international club Gallura che a distanza di 12 mesi, si è ritrovata per rinnovare tale sodalizio con Arzachena.

Le donne Soroptimiste promuovono in tutto il mondo azioni mirate tutte al femminile che vogliono crearenuove opportunità al femminile, grazie alla rete globale delle socie, e alla cooperazione internazionale.
L'Onu si fa promotrice di questa giornata internazionale celebrativa di denuncia, contro questo fenomeno sociale sempre più diffuso.

Ormai la violenza femminile viene ritenuta a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani e un riprovevole segnale di discriminazione, e disuguaglianza tra i sessi. Sono ancora numerose nel mondo purtroppo
le persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.

La carenza di risorse da destinarsi ad iniziative per l’eliminazione della violenza contro le donne, purtroppo non può che fare in modo che questo fenomeno persista.

Da oggi prenderanno il via 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che andranno a sensibilizzare l’opinione pubblica auspicando ad agire per il cambiamento. I sedici giorni di attività culmineranno con la "Giornata dei diritti umani" del prossimo 10 dicembre.

Lo slogan vuole essere:“Colora d’arancione il mondo: raccogliamo fondi per porre fine alla violenza contro donne e ragazze“.

Un colore pieno di energie che non potrà che aiutare noi tutte in questo impegnativo percorso verso la conquista di una dignità troppe volte banalmente, o violentemente calpestata.