Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Acqua al manganese. La Asl di Olbia risponde e tranquillizza la popolazione

Acqua al manganese. La Asl di Olbia risponde e tranquillizza la popolazione
Acqua al manganese. La Asl di Olbia risponde e tranquillizza la popolazione
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 November 2015 alle 15:54

condividi articolo:

Olbia, 12 Novembre 2015 - Tutti le cercano, tutti le vogliono: le analisi complete di tutti i parametri dell'acqua che arriva nella città di Olbia sono ormai il sacro graal della comunicazione. Più rimangono nascoste, più alimentano sospetti quasi certamente errati. Abbiamo così interpellato la ASL 2 di Olbia, l'ente che in concreto controlla la qualità dell'acqua che Abbanoa gestisce e spedisce in rete attraverso i diversi km di tubature che percorrono la Gallura.

L'Azienda Sanitaria Locale precisa innanzitutto il suo ruolo: il controllore. Un ruolo importantissimo (nonché delicato) che coinvolge un reparto specifico e specifici professionisti:

L’attività di vigilanza sulla qualità delle acque destinata al consumo umano (regolamentata dal D.Lgs n. 31/2001) attribuisce:

- Al Gestore del servizio idrico (in questo caso, Abbanoa) gli obblighi relativi ai controlli interni, al fine di assicurare che l’acqua messa a disposizione del consumatore rispetti, nei punti di consegna (cioè il contatore dell’utente) le caratteristiche di idoneità previste dalla normativa;

- Alla Asl, in questo caso di Olbia, i controlli esterni, per verificare che il Gestore garantisca l’idoneità delle acque. Tali controlli possono essere di tipo ispettivo o di tipo analitico.

La Asl di Olbia, attraverso il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), definisce nel territoriogallurese delle aree omogenee, cioè gli ambiti territoriali nei quali “vige la stessa tipologia di approvvigionamento idrico”. In queste aree vengono programmate attività di prelievo di campioni per il controllo analitico, la cui frequenza dei prelievi è determinata anche dalla densità della popolazione che afferisce a quell’area omogenea.

I campioni delle acque vengono in seguito spediti all’Arpas, che effettua le analisi e rilascia i certificati: in caso di “fuori norma” l’Arpas allerta immediatamente la Asl di Olbia che avvisa direttamente Abbanoa per l’immediato ripristino dei parametri e, qualora vi fossero esigenze legate alla tutela della salute pubblica, invia una comunicazione all’amministrazione comunale cui compete l’emanazione dell’eventuale ordinanza.

Una volta prelevati i campioni e ottenuti i risultati dall'Arpas, la ASL fa la valutazione del rischio sanitario. A spiegarlo è la dottoressa Maria Rita Ara, responsabile del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian).

La non conformità comporta, da parte del Sian, la valutazione del rischio sanitario, che viene assunta sulla base di dati scientifici che consentono di esprime un giudizio di idoneità d’uso dell’acqua, cui segue l’eventuale proposta all’Autorità Sanitaria Locale (il Sindaco) di adozione di provvedimenti contingibili e urgenti (interdizione totale all’utilizzo o limitazione d’uso) - spiega la dottoressa Maria Rita Ara -.Al gestore (Abbanoa), in tutti i casi, viene chiesto di comunicare tempestivamente le cause che hanno determinato il superamento di parametro e i tempi previsti per il ripristino delle condizioni di idoneità delle acque distribuite. A seguito della comunicazione da parte del Gestore della rimozione delle cause del superamento dei valori e del ripristino delle condizioni di idoneità (attraverso i controlli interni, effettuati quindi da Abbanoa), la Asl di Olbia programma un controllo analitico straordinario per verificare l’efficacia dell’intervento e, in caso di riscontro favorevole, comunica all’Autorità Sanitaria Locale (il Sindaco) l’opportunità della revoca del provvedimento cautelativo (ove adottato)”,

Le ultime analisi della Asl risalgono al 27 Ottobre:già da metà mese, però, il manganese stava salendo come valore. "Dai campionamenti effettuati a metà ottobre dai sei punti prelievo della città di Olbia - sottolinea la dottoressa Ara -, risultava un superamento del valore del parametro del Manganese, tale da non rendere necessaria alcuna limitazione all’utilizzo dell’acqua in quanto si trattava di un valore che non comportava comunque alcun rischio sanitario per la popolazione. A quel superamento del parametro, però, è seguita una richiesta di chiarimenti ad Abbanoa a cui si chiedeva l’immediato rientro all’interno dei livelli previsti dalla normativa in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano. Presenza di Manganese confermata dai prelievi effettuati il 27 ottobre".

E adesso? L'azienda sanitaria, che non ha ancora ricevuto comunicazioni da Abbanoa in merito al rientro dei parametri, sta monitorando la situazione. Il 9 e il 10 Novembre, la Asl 2 ha fatto dei campionamenti ad Olbia e Golfo Aranci e ha spedito tutto all'Arpas. Nei prossimi giorni la Asl riceverà i risultati e potrà valutare se la situazione è migliorata o, eventualmente, peggiorata. In quel caso il Comune di Olbia, e dunque i cittadini, riceveranno le dovute comunicazioni.

Al momento, in ogni caso, nessun ente ha reso pubbliche le analisi complete dell'acqua. E' pur vero che tali analisi, complete di ogni valore, per essere capite hanno bisogno di un "interprete" che sappia leggere i dati, ed è anche vero che non esiste un obbligo alla loro pubblicazione.