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Air Italy: per i liquidatori fine CIGS alla scadenza del 30 giugno

Lavoratori si preparano alla manifestazione sotto il palazzo della Regione

 Air Italy: per i liquidatori fine CIGS alla scadenza del 30 giugno
 Air Italy: per i liquidatori fine CIGS alla scadenza del 30 giugno
Patrizia Anziani

Pubblicato il 20 April 2021 alle 17:55

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 Olbia. Brutte notizie sulla vicenda Air Italy in liquidazione: richiesta di revoca della procedura di licenziamento collettivo respinta.    All’odierno incontro in videoconferenza, svoltosi con i rappresentanti di Air Italy in liquidazione il verdetto è stato nessuna proroga Cigs. Quindi nessuna speranza al fine di permettere ai millequattrocento lavoratori della Società di beneficiare degli ammortizzatori sociali almeno fino alla fine dell'anno. "Abbiamo altresì chiesto, atteso che la liquidazione non potrà concludersi in tempi brevi, anche a causa del contenzioso giudiziario che la impegnerà per almeno tutto l’anno 2021, che non venga formulata istanza all’ENAC di cancellazione del Certificato di Operatore Aeronautico, attualmente sospeso - spiega Marco Bardini, Segretario regionale del sindacato Anpav. - Ciò al fine di attendere che si palesino reali e concrete manifestazioni di interesse verso i residui asset della compagnia, da parte di potenziali investitori, posto che, terminata la pandemia, il mercato del trasporto aereo è previsto in immediata ripresa per riportarsi, in breve tempo, ai livelli di crescita pre-covid". Una situazione che se non dovesse mutare con una richiesta congiunta di proroga della cassa integrazione, millequattrocento famiglie di cui quasi mille della base di Malpensa e circa cinquecento residenti in Sardegna dal prossimo 30 giugno non avranno alcun sostegno al reddito.  Nel corso dell'incontro i liquidatori di Air Italy, Laghi e Lagro, sono quindi rimasti arroccati nelle loro posizioni già formalizzate nella comunicazione ex L.223/91.  "Allo stato attuale sono indisponibili a chiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione per i lavoratori.  Hanno altresì comunicato che nessuna concreta e reale manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti sia andata oltre le iniziali formalità" si legge nel comunicato Anpav.  "I lavoratori di Air Italy, in difetto di un concreto ed immediato intervento delle Istituzioni nazionali e regionali e di un atto di coscienza di chi ha cagionato in poco più di due anni, la distruzione della loro storica compagnia aerea italiana, saranno i primi in Italia a subire un licenziamento di massa e ad inaugurare, quindi, il disastro sociale conseguente alla pandemia continua Marco Bardini visibilmente preoccupato per la sorte di tutti i lavoratori della compagnia aerea in liquidazione con base Olbia e Malpensa.  "Nonostante la vertenza Air Italy rappresenti la principale crisi industriale in atto della Sardegna e della Lombardia, le Istituzioni locali continuano a mantenere un muro di silenzio non più accettabile, mentre il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato l’imminente apertura di un tavolo di crisi dedicato". I lavoratori non possono perdere l'ultima speranza, per questo il prossimo 26 aprile i lavoratori di Air Italy manifesteranno a Cagliari davanti a Villa Devoto, sede della Giunta Regionale della Sardegna. Qui chiederanno che i rappresentanti dei lavoratori vengano ricevuti dal Presidente Christian Solinas e dagli Assessori competenti alla gestione del più grosso disastro industriale dell’Isola.