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Cronaca

Sardegna, emergenza plastica: la natura continua a lanciare i suoi SOS

Sardegna, emergenza plastica: la natura continua a lanciare i suoi SOS
Sardegna, emergenza plastica: la natura continua a lanciare i suoi SOS
Patrizia Anziani

Pubblicato il 16 June 2019 alle 10:12

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Olbia, 16 giugno 2019-In Sardegna continua l'emergenza plastica in mare, e non solo per gli esseri animali di grandi e medie dimensioni. Lo scorso mese di marzo a destare lo sdegno di molti era stato il tristissimo caso del capodoglio spiaggiato a Cala Romantica, nei pressi di Porto Cervo, considerata una delle mete più esclusive per trascorrere le vacanze in Sardegna. Il capodoglio, in stato di gravidanza, era morto a causa dell'enorme quantità di plastica ingurgitata, ben 22 kg durante il decorso della sua vita.

Sempre a marzo, e sempre a causa della plastica, nel cagliaritano erano state recuperate due tartarughe marine in difficoltà. Ma oggi dobbiamo avere la consapevolezza che anche i piccoli pesci possono diventare implacabilmente vittime dell'inciviltà e dell'irresponsabilità dell'uomo.

Qualche giorno fa l'olbiese Tonino Ena, mentre faceva la sua solita ricognizione proprio per raccogliere la plastica che arriva dal mare nei pressi di Cala Moresca, in Comune di Golfo Aranci, ha trovato questa bottiglia, che vi mostriamo, con dentro incastrato un piccolo pesce denominato vacchetta.

Un fatto sicuramente penoso che mostra che il pesce una volta entrato non è stato più in grado di uscire morendo così di stenti. Un triste messaggio di morte in bottiglia arrivato dal mare. Un altro SOS che la natura sta evidentemente lanciando.

In tanti stanno cominciando a rispondere concretamente al grido di dolore della natura. Tante sono le azioni che in questi ultimi mesi hanno attuato singoli cittadini, associazioni di volontariato, capitanerie di porto, associazioni di sub, con pregevoli iniziative di pulizia delle strade, campagne, spiagge e dei fondali marini. Queste sono sempre state accompagnate da messaggi per sesibilizzare l'opinione pubblica, per educare le nuove generazioni all'importanza di non gettare rifiuti, ma conferirli, differenziandoli negli appositi contenitori.

Molti sono inoltre le amministrazioni comunali della Sardegna che recentemente hanno emanato specifiche ordinanze per ribadire no alla plastica e alle cicche di sigarette in spiaggia.

Vogliamo quindi chiudere l'articolo con un messaggio di speranza. Un messaggio di insegnamento che a volte può giungere dagli essere più indifesi, quello che ci giunge da un piccolo uccellino. Perchè se l'uomo è incivile, la natura a volte vi pone sorprendentemente rimedio. Il nido che vi mostriamo è stato ritrovato dall'oristanese Antonio Sulas nelle vicinanze di Bosa, la ridente cittadina sul mare della costa occidentale della Sardegna.

Un nido capolavoro, sembra quasi finto da quanto è perfetto nella sua semplicità. Un nido realizzato anche con fili di plastica recuperata. Ebbene sì, la natura, per chi lo vuole interpretare, ci stà lanciando un altro SOS, un suo messaggio, perchè se l'uomo non è più in grado di fare a meno della plastica che almeno si impegni seriamente per il completo recupero e riciclo della stessa.