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Cronaca

Porta Istana: la rivolta dei cittadini multati

Porta Istana: la rivolta dei cittadini multati
Porta Istana: la rivolta dei cittadini multati
Angela Galiberti

Pubblicato il 04 December 2015 alle 13:22

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Olbia, 04 Dicembre 2015 - I 17 illeciti scoperti a Punzutu (Porto Istana) e riguardanti scarichi fognari non a norma stanno facendo molto discutere in città. I residenti di Punzutu, però, non ci stanno a passare per inquinatori e così affidano alle parole di un concittadino la loro versione dei fatti. Un racconto, quello firmato da Paolo De Gregorio, molto più sfaccettato rispetto al semplice (seppur ovviamente giusto) sanzionamento dei trasgressori. Pubblichiamo la lettera dei cittadini.

FOGNATURA PORTO ISTANA Premesso che anche per noi abitanti nella zona di via Punzutu è prioritaria la difesa dell’ambiente e quindi del mare, oggi leggiamo articoli su media di Olbia che parlano di supermulte per inquinamento marino realizzato o potenziale, e troviamo assurdo, ingiusto, che, mentre singoli cittadini possono essere puniti per un potenziale inquinamento, la pubblica amministrazione, senza alcuna punizione, consente ad una discarica pericolosissima di inquinare aria, acqua, terra, e mare, mettendo in pericolo la salute e anche la vita della popolazione di Murta Maria. Sono trascorsi oltre 10 anni da quando presso l’Hotel Pas Mal (ora Park Hotel) si sono incontrati amministrazione comunale, tecnici comunali e i cittadini che chiedevano di realizzare la fognatura nella zona in via Punzutu. E’ stato fatto fare anche un progetto da un tecnico privato, con la prospettiva di un impianto che andasse a congiungersi al depuratore su viale Porto Istana. Il progetto non ha avuto seguito, pare che il Comune lo abbia ritenuto troppo oneroso in considerazione che per l’andamento saliscendi di via Punzutu sarebbero necessarie più pompe di rilancio. Circa due anni fa, in occasione del collegamento al depuratore di viale Porto Istana da parte del Park Hotel, una delegazione di cittadini si è recata dal sindaco, Giovannelli, per chiedere di avere la stessa opportunità dell’hotel, dicendosi disponibili a pensare ad un progetto alternativo, meno costoso, che invece che sulla dorsale passasse a valle, ma la risposta del sindaco, accompagnato dall’assessore all’ambiente, Giovanna Spano, è stata negativa. Per l’hotel era necessario e urgente consentire l’allacciamento per poter riprendere l’attività, i cittadini invece per avere la fogna dovevano aspettare l’ampliamento del depuratore di Murta Maria. Con lettera protocollata il 20 gennaio 2015, i cittadini di via Punzutu hanno inviato al sindaco una nuova richiesta, unitamente all’ulteriore segnalazione della pericolosità della strada e alla più volte richiesta illuminazione pubblica della via (v.allegato) In agosto-settembre 2015 è venuta fuori l’indagine di cui hanno parlato i media locali, ed ora secondo i media stessi l’indagine è stata chiusa con 17 supermulte. Al riguardo facciamo osservare che non sono 17 le abitazioni potenziali inquinatrici del mare, della spiaggia di Porto Istana e spiaggette vicine, ma sono centinaia le abitazioni, che dal depuratore di viale Porto Istana vanno verso il mare, ad essere nelle stesse condizioni: senza fognatura. Sarebbe obbligatorio, doveroso e corretto da parte della amministrazione comunale mettere tutti i cittadini sullo stesso piano e non limitarsi ad un controllo di una piccola parte di essi, ma soprattutto è il Comune che ha la responsabilità di non aver dotato il territorio della fognatura. Il Comune è in difetto, va messo in mora, deve provvedere a dotare il territorio di questa struttura, soprassedendo a multe che vanno a colpire cittadini residenti meno abbienti, disoccupati, pensionati o con pensioni minime, che non sono in grado di pagare gli alti importi indicati dai media e, infine anche perché diverse multe si riferirebbero a adempimenti burocratici non conosciuti agli interessati e non a inquinamento reale.

Paolo De Gregorio