Olbia, 22 febbraio 2019 - Il progetto che vede coinvolta l'unica area rimasta "intatta" (o quasi) di Cala Saccaia va avanti: la notizia è stata diffusa questa mattina dalla Nuova Sardegna. L'idea progettuale, che risale al 2008, è della Industrie Cala Saccaia Srl e la zona coinvolta è l'ultimo lembo di terra che si protende verso il golfo della Città di Olbia, prima della vecchia dogana, nonché punto di inizio e di conclusione del percorso trekking "Pittulongu" censito e realizzato dal Comune di Olbia qualche anno fa. A ottobre, Industrie Cala Saccaia Srl aveva riavviato l'iter per una concessione demaniale marittima di 15 anni utile alla realizzazione di una base nautica con banchinamento/piazzale, un bacino con travel lift, gru di alaggio a bandiera da 40 tonnellate, scogliere di protezione, imianti tecnici/tecnologici di utenza. L'utenza di tale struttura sono le imbarcazioni fino a 100 metri. L'investimento dovrebbe avere un valore di circa 10 milioni di euro. Secondo quanto riporta la Nuova, dunque, l'iter avviato si è concluso positivamente e a marzo dovrebbero iniziare i lavori previsti. Nel 2011, lo stesso progetto era stato sottoposto a una verifica di assoggettabilità a Via (Valutazione impatto ambientale) e il Ministero aveva risposto che non c'era bisogno della Via. Questo progetto è stato oggetto di polemiche, insieme a quello che sarebbe previsto per Sa Marinedda, il 12 gennaio scorso. L'allarme era stato lanciato dall'ex assessore provinciale Uccio Iodice, dal biologo marino Bendetto Cristo e dall'agronomo Mauro Monaco. Secondo i tre, i due porogetti - una volta realizzati - potrebbero portare a un ridimensionamento significativo della mitilicoltura allo stravolgimento dei delicati equilibri del golfo.
