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Olbia: la Zona Industriale vale quasi 1 miliardo di euro

Ecco perché il Cipnes è così importante

Olbia: la Zona Industriale vale quasi 1 miliardo di euro
Olbia: la Zona Industriale vale quasi 1 miliardo di euro
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 February 2021 alle 06:00

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Olbia. Quanto vale la zona industriale di Olbia e perché il Cipnes è così importante? A queste domande rispondono solo i numeri: solo la freddezza della razionalità numerica può spiegare quanto è importante quella porzione di territorio olbiese che, oggi, preferiremmo altrove ma che ritroviamo di fronte al mare per scelte politiche di decenni fa. Il Consorzio industriale, oggi guidato dal presidente Gianni Sarti e dal direttore generale Aldo Carta, si occupa di 760 ettari di territorio: quasi un sesto della superficie urbana olbiese è occupata dalle sue aziende, escludendo Cala Saccaia e il comparto nautico che ivi risiede. In termini numerici, sono 537 le imprese che producono ricchezza in Zona Industriale, con alcune vere e proprie eccellenze a livello nazionale e internazionale. Si pensi, per esempio, alla Sno e alla Maori Yacht, ma anche all'As do Mar, alla Clea e alla Marbo. In queste aziende lavorano 4300 persone: una ricchezza inestimabile di professionalità che si traduce in reddito speso sul territorio e dunque economia. L'8% di queste persone è impiegato nella nautica: un settore che sta diventando sempre più importante, vedasi gli investimenti in programma da parte della Sno e del gruppo Valdettaro: il primo nella ex Palmera, il secondo a Cala Saccaia. Il 15% dei lavoratori e delle lavoratrici, invece, è impiegato nel settore alimentari, il 16% nella logistica. Secondo i dati diffusi dal Cipnes, nel 2017 non si è andati molto lontano dal miliardo di euro di fatturato complessivo: 219 società di capitali insediate in Zona Industriale hanno prodotto, da sole, la bellezza di 750.000.000 € di fatturato. Un terzo abbondante di questo reddito è stato prodotto da aziende impegnate nel settore alimentare, 83 milioni invece sono stati prodotti dalla logistica. 63.000.000 euro, invece, sono tutti per il settore nautico in forte ascesa. Questi numeri spiegano l'importanza che ha la zona industriale olbiese a livello regionale (e non solo) e spiegano perché è così importante il Cipnes: una delle sfide che dovranno essere vinte dalla nuova presidenza, è la conclusione (agognata) del cantiere della PTE. Una volta aperta, la PTE dovrà essere riempita di contenuti: il progetto ormai è vecchio di diversi anni e il mondo si muove velocemente. Il Cipnes dovrà essere in grado di seguire i trend internazionali, puntando sulle tante menti eccellenti che risiedono in città.