Olbia, il commosso addio a Guido Cherchi: "era maestro d'amore"

Olbia. Una chiesa di San Simplicio gremita e un sagrato occupato da una folla hanno dato l'ultimo saluto a Guido Cherchi: vigile del fuoco di stanza all'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia ed ex calciatore dell'Ozierese e del Buddusò.

Il feretro ha raggiunto la basilica minore olbiese trasportato dall'autoscala dei Vigili del fuoco ed è entrato in chiesta sulle spalle dei suoi amati e stimati colleghi. A officiare il rito funebre è stato don Mirko Barone che, nella sua omelia, ha espresso parole di grande stima per il compianto Cherchi. "Aveva degli sprazzi di perfezione in alcuni campi - ha detto don Barone -. In uno era un maestro, l’amore. Quest’uomo ha amato la vita, ha amato la famiglia, la moglie, la figlia, i suoi cari. Ha amato con la a maiuscola. Ha amato gli amici. Questo uomo ha creato un circolo di amore vero e coerente. Ha amato lo sport. Era un colosso ma quel corpo lo ha costruito con fatica come per tutte le cose. Ci sono tanti modelli da seguire, ma non quelli della televisione. Dovremmo imparare a presentare modelli come quest’uomo ai giovani. Se oggi tanti sono qui è segno di autenticità. Noi abbiamo bisogno di persone autentiche. I grandi della storia non l’hanno fatto perché hanno vissuto 100 anni, ma perché hanno lasciato un segno".

E quel segno, per Guido Cherchi, è stata la sua vita con i suoi valori. L'esserci sempre, il sorriso mai negato a nessuno, la mano tesa, la lealtà nel campo da gioco e fuori di esso, la precisione sul lavoro e l'onestà nei rapporti umani.

Originario di Benetutti, Guido Cherchi aveva lavorato a Milano per poi ri-approdare in Sardegna, a Olbia, dove da tempo lavorava nel distaccamento aeroportuale dei VVF. Pochi giorni fa aveva compiuto 58 anni.