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Cronaca

Olbia: il tour dei Goliardi in città tra ex Pontefici, vino e riti universitari

Olbia: il tour dei Goliardi in città tra ex Pontefici, vino e riti universitari
Olbia: il tour dei Goliardi in città tra ex Pontefici, vino e riti universitari
Laura Scarpellini

Pubblicato il 28 November 2018 alle 17:53

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Olbia, 28 Novembre 2018 - Anche quest'anno è tempo della tradizionale questua in Gallura per la Goliardia dell'Università di Sassari. Una storica associazione universitaria che ormai ha radici anche in Gallura e a Olbiagrazie ai tanti studenti che dal Nord-Est si spostano nella capitale turritana per gli studi universitari.

L'ateneo sardo vanta tra i suoi iscritti una grande componente di studenti provenienti dalla Gallura e in particolare da Olbia. Pertanto il passaggio della Goliardia, nel territorio olbiese, non è più una novità da diverso tempo. Anzi, è ormai un rito consolidato visitare le famiglie degli iscritti o i vecchi allievi o ancora amici e sostenitori dell'Associazione universitaria.

Particolarità della questua è la "richiesta del vino sfuso": dono che verrà utilizzato durante gli eventi in programma e che avranno grandissimo richiamo nell'ambiente studentesco.

Con i suoi 35 anni di storia l'AGT è la più vecchia associazione studentesca dell'Università degli Studi di Sassari. La Goliardia ha, presso l'Ateneo Turritano, una storia ben più lunga che risale alla fine dell'800 quando per la prima volta si sente parlare di Pontefice Massimo come capo degli Studenti Universitari e, nei primi del '900, di sfilata (poi discesa) dei carruzzi.

Ma è dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, che compaiono le prime feluche e dunque la Goliardia assume i connotati di una vera e propria Associazione: vale a dire l'Associazione Turritana Universitaria con a capo il Pontefice Massimo ed il suo Collegio di Cardinali.

Dal 1947 ai primi anni 70 l'ATU è divenuta la più importante Associazione Studentesca dell'Ateneo di Sassari, lasciandoci eredità importanti come il giornalismo goliardico (su tutto il bisettimanale "Voce universitaria" che arrivava a tirare ben 6000 copie con una diffusione nazionale), la festa delle matricole, i festeggiamenti per il carnevale e la discesa dei carruzzi.

Con il periodo della contestazione si ebbe il declino e quindi la chiusura dell'ATU a cui seguirono dieci anni di vuoto in cui comunque le attività principali (Liberatio e discesa dei carruzzi) venivano portate avanti.

Nel 1984 un gruppo di questi "liberi goliardi" decise di riorganizzare la Goliardia Turritana fondandola sulle basi della spensieratezza e del divertimento, ovvero l'eredità dei loro padri. Per trent'anni questa tradizione non si è persa e, anzi, si è fatta sempre più forte e, oggi, l'Associazione Goliardica Turritana rappresenta una delle realtà più floride e attive del panorama Goliardico Italiano.

Ogni città sede universitaria ha un ordine sovrano che ha il compito di governare la città. Il Capo-Ordine dell'Ordine Sovrano è generalmente chiamato "Capo-Città" e ha poteri assoluti su tutti gli ordini vassalli. I Capi Città hanno di solito dei nomi che si burlano delle istituzioni o simboli locali.

A Olbia, i giovani goliardi sono stati accolti da odierni professionisti che in passato fecero della goliardia parentesi di svago studentesco. Suscita tenerezza vedere una matricola rivolgersi ad un ex studente con rispettosa devozione con linguaggio quasi di altri tempi. Un ex Pontefice, che risiede in città, teneramente cerca nello sguardo di novizio confratello la stessa luce che animava il suo spirito in gioventù.

I "Cardinali" che si sono cimentati in questo tour gallurese, con il preciso intento di raccogliere offerte in prezioso vino, sono stati per quest'anno:"Fassino" Matteo di Maggio, "Tronista" Antonio Beccu, "Chiavable" Silvia Sanna e "Galeazzi" Gaetano Piras.

Da impavidi erranti hanno fatto visita a vecchie glorie dell'Ateneo di Sassari che risiedono a Olbia: personalità che, ai tempi del loro percorso di studi, furono membri della Goliardia del tempo. Così la Cantina Sociale del Giogantinu Monti, la Cantina del Vermentino di Berchidda, Piero Mancini e Zanatta Vini, sono solo alcuni nomi tra i più noti in zona che hanno avuto la visita annuale tanto attesa.

Un mondo pieno di aspettative, grinta e sogni nel cassetto quello universitario, che formerà le donne e gli uomini di domani. Un po' di spirito goliardico fa bene al cuore e agli animi quando ben gestito, ovviamente, e fa da collante nel tempo. A dimostrarlo è l'affetto e il rispetto reciproco che non cede il passo né al tempo né al divario generazionale tra gli studenti attuali e quelli di un tempo.

Che la goliardia sia sempre nei vostri cuori: in alto i calici... con moderazione ovviamente!