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Cronaca

Olbia e la piazza senz'anima: al posto degli alberi 15 pali della luce

Olbia e la piazza senz'anima: al posto degli alberi 15 pali della luce
Olbia e la piazza senz'anima: al posto degli alberi 15 pali della luce
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 September 2013 alle 18:47

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piazza-via-vitt-frecce Olbia - Quando la pineta della villa Lupacciolu, situata alle spalle della statua di Sant'Antonio in via Vittorio Veneto, è stata - in parte - rasa al suolo nessuno avrebbe mai immaginato che i maestosi pini sarebbero stati sostituiti da una foresta di pali in ghisa. E invece, alla fine, è andata proprio così. A qualche anno dalla sua non-inaugurazione (la piazza è stata fatta, ma non è mai stata nè inaugurata nè "battezzata" con un nome), "Il Giornale di Olbia" è tornato sul posto per verificare lo stato delle cose. Rispetto all'anno scorso, la piazza senza nome è sicuramente più pulita: niente cartacce per terra e nelle (spoglie) aiuole e niente scritte spry nel piano di calpestio. A parte questo, la piazza è una desolazione totale. Le grandi aiuole non hanno un sistema di irrigazione attivo, nè innaffiati sono gli spazi che - a rigor di logica - dovrebbero ospitare dei prati. I pochi alberi presenti sono ridotti a moncherini secchi e spogli: gli unici che si salvano - probabilmente grazie ai fedeli che già si occupano della statua di Sant'Antonio - sono quelli che si affacciano in via Vittorio Veneto. Osservando questa opera pubblica, sono due le cose che colpiscono: non si comprende il suo scopo (non ci sono panchine, non ci sono giochi per bambini, non ci sono aree per cani delimitate - che sia un solarium?) e non si capisce perchè il Comune abbia "piantato" così tanti pali della luce. In pochi metri se ne contano una quindicina, ma nelle vie limitrofe (via Apulia, via Vittorio Veneto, via Venezia Tridentina) l'illuminazione pubblica c'è da almeno 15 anni. L'aspetto ironico (pini che vengono sostituiti da pali) collassa quando si nota, nella parte bassa della piazza, uno scempio estetico esilarante (e non è che la piazza brilli per bellezza). Da una cabina elettrica spunta un cavo enorme che, svolazzando su due pali di legno appositamente posati con tanto di cubo in cemento armato come perno, salta l'artistico marciapiede per posarsi sul "prato" e raggiungere - seguendo il perimetro esterno della villa - un'altra cabina elettrica che, però, si trova all'interno dell'area ora occupata da un supermercato. Ora, sicuramente questa sarà una sistemazione provvisoria (almeno lo si spera). Però non si può non notare l'eventuale pericolosità di questa soluzione. Il cavo, infatti, è protetto da una guania in plastica spessa e rugosa che dovrebbe proteggerlo da eventuali manomissioni. Purtroppo, in un punto facilmente raggiungibile da un cane, un gatto, un bambino o un ragazzino, la guaina si interrompe e lascia intravedere il cavo vero e proprio. Per non parlare del filo sospeso in aria: riuscirà a resistere al Maestrale per tutta la durata della sua sospensione? Per adesso è andato tutto bene e ci si augura che continui così. In ogni caso, però, quella zona di Olbia meriterebbe un po' più di rispetto e di attenzione: già che la piazza c'è, bisognerebbe tenerla al meglio possibile senza imbruttirla ulteriormente.