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Cronaca

Olbia: cane fucilato in campagna

Olbia: cane fucilato in campagna
Olbia: cane fucilato in campagna
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 May 2019 alle 13:35

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Olbia, 21 maggio 2019 - Quando lo scorso 5 maggio i soccorsi sono riusciti a trovarlo e a raggiungerlo per portarlo in clinica, lui - disteso a terra, immobile - ha scodinzolato. Vigorosamente.

Non importa se è stata la mano dell'uomo a ridurlo così: lui, un maremmano dal folto pelo bianco, ha mosso la sua grande coda per salutare i soccorritori.

Questo bel cane dalla stazza imponente è stato chiamato dalla Lida Olbia Gabriele ed era da giorni buttato in campagna quando i volontari lo hanno salvato.

Il cane era immobile a terra e presentava delle vistose ferite nella parte anteriore del corpo: i volontari Lida, coordinati da Cosetta Prontu, sospettavano qualcosa di brutto, ma solo i successivi esami hanno confermato l'ipotesi.

Il 7 maggio l'associazione scrive: "Gabriele è un cane buonissimo e lo dimostra con la sua codina in continuo movimento appena ti vede. Eppure gli hanno sparato, con l'intenzione di ucciderlo. Due traiettorie diverse, più colpi".

E ancora: "Siamo appena rientrati dalla clinica, le radiografie hanno confermato la nostra paura più grande. Sapevamo che quelle ferite sono dovute a colpi di arma da fuoco, ma volevamo esserne certi. Occorre ricordare che è prevista una pena detentiva per chi uccide un animale per crudeltà, ma al di là dell'aspetto strettamente penale, il rispetto per un altro essere vivente resta un atto di civiltà".

Purtroppo, in campagna ancora sono diffusi metodi ben poco ortodossi per risolvere alcuni tipi di "problema".

Gabriele, forse, era un cane che sconfinava, magari facendo qualche danno giudicato "grave" e così ecco la fucilata "riparatoria".

Niente può giustificare un tale gesto, ma chi ha un cane deve capire una volta per tutte che gli animali vanno custoditi in maniera corretta.

I giardini e i terreni devono essere recintati in modo che gli animali non escano e non sconfinino nelle proprietà altrui o in aree pubbliche.

Un animale libero può diventare un pericolo per sé stesso e per gli altri: può mordere, può attaccare un altro cane, può rimanere incinta se non sterilizzata (con conseguenti cucciolate non desiderate e magari abbandonate), può essere investito, può provocare un incidente stradale, può incontrare sulla sua strada qualcuno con il fucile.

A volte nemmeno tutte le precauzioni di questo mondo salvano i nostri amici pelosi da un "incontro fatale", ma in quanto proprietari responsabili dobbiamo fare tutto ciò che in nostro potere per evitare situazioni pericolose.

A coloro, invece, che ritengono giusto sparare a un cane perché "ha sconfinato" o ha fatto un "danno", si ricorda che tale gesto è punito dalla legge con una pensa detentiva.

Gabriele, oggi, sta meglio: la grave infezione che lo aveva colpito sembra essere passata. A breve, appena le sue condizioni di salute lo permetteranno, verrà operato per eliminare dal suo corpo i proiettili.