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Olbia, ambulatorio Otorinolaringoiatria chiuso da 2 mesi

Li Gioi presenta interrogazione

Olbia, ambulatorio Otorinolaringoiatria chiuso da 2 mesi
Olbia, ambulatorio Otorinolaringoiatria chiuso da 2 mesi
Olbia.it

Pubblicato il 04 December 2021 alle 09:42

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Olbia. Una nuova azione politica in Consiglio Regionale contro lo smantellamento della sanità gallurese: Roberto Li Gioi (M5S) torna a parlare dell'ambulatorio di Otorinolaringoiatria.

“Da quasi due mesi l'ambulatorio di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Olbia è stato chiuso senza preavviso. Da quando l'unico medico otorino che vi prestava servizio, a due mesi dal pensionamento, si è reso indisponibile, l'ATS non ha provveduto a nominare un sostituto per garantire l'operatività del presidio cittadino. Sono iniziati così i disagi per le centinaia di pazienti del Nord Sardegna, attualmente costretti a rivolgersi presso altre strutture sanitarie, talvolta distanti decine di chilometri da Olbia, nelle città di Alghero, Tempio, La Maddalena”, afferma Li Gioi. 

“Oltre ad essere costretti a viaggiare per poter effettuare una visita – sottolinea Li Gioi (M5s) - i pazienti olbiesi devono fare i conti con la dilatazione dei tempi di attesa, poiché presso gli ambulatori ancora disponibili le tempistiche per le visite arrivano fino a tre mesi”, continua Li Gioi.

“A denunciare questa situazione problematica e incresciosa – sottolinea il consigliere - sono gli stessi utenti, che, avendo tentato di fissare un appuntamento, hanno appreso che all'ospedale di Alghero la prima data utile fosse il 29 gennaio, mentre all'Ospedale Paolo Merlo di La Maddalena si parla addirittura del prossimo 4 marzo”: questa la denuncia del consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi che ha presentato un'interrogazione al Presidente Solinas e all'assessore alla Sanità Nieddu per sapere come intendano agire per consentire la riapertura dell'ambulatorio di otorino di Olbia.

“La chiusura dell'ambulatorio assume una maggiore gravità per coloro che hanno necessità di sostituire e adeguare gli apparecchi acustici usurati, circa ogni tre mesi. In quanto la procedura prevede che soltanto il medico specialista otorino di una struttura pubblica possa compilare la richiesta. Inoltre, il paziente, dopo aver ritirato lo strumento presso il centro audiologico di riferimento, deve riconsegnarlo all’otorino per il collaudo. Si intuisce quindi che la condizione in cui versano questi utenti è quasi disperata”, prosegue il consigliere regionale.

“Questa chiusura rappresenta l’ennesimo colpo alla Sanità della Gallura, già provata da un progressivo e preoccupante smantellamento di interi reparti e servizi essenziali nel territorio. Per questo ho chiesto al Presidente Solinas e all’assessore Nieddu di intervenire – conclude Li Gioi - per far sì che questo servizio, come già accaduto ad altri, non sia destinato a morire per sempre”, conclude.