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Cronaca

Gallura: sequestri in corso per usura e tentata estorsione

Gallura: sequestri in corso per usura e tentata estorsione
Gallura: sequestri in corso per usura e tentata estorsione
Olbia.it

Pubblicato il 26 May 2016 alle 13:17

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Olbia, 26 Maggio 2016 -Nelle prime ore della mattinata, al termine di accurate indagini coordinate dalla Procuradella Repubblica di La Spezia, la D.I.A. di Genova e la Guardia di Finanza di LaSpezia hanno dato esecuzione, tra la Liguria e la Sardegna, a decreti di sequestro preventivi di conticorrenti bancari, partecipazioni societarie, fabbricati, automezzi, terreni e di un agriturismoper un valore complessivo di 6 milioni di euro, che sarebbero stati accumulati illecitamente da Tommaso Ricci, nato a Pomigliano d’Arco (NA) il 20 marzo 1958 e residente in Sarzana (SP).Il predetto è ritenuto responsabile dei reati di usura, tentata estorsione, in concorso, etrasferimento fraudolento di valori di cui all’art. 12 quinquies della legge 356/1992.

L'operazione, a cui partecipano i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia e i colleghi di Arzachena, si svolge anche in Gallura e precisamente nel Comune di Arzachena.

L’indagine è scaturita da una pregressa attività di polizia giudiziaria condotta dallaD.I.A. di Genova che, nel 2014, aveva portato all’arresto del pregiudicato ROMEODomenico, originario di Roccaforte del Greco (RC), imprenditore spezzino ritenuto contiguo alla‘ndrangheta, anch’egli per il presunto trasferimento fraudolento di valori, in concorso, ed attualmentesottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per lapericolosità mafiosa.

Esempi eclatanti delle illecite attività poste in essere dal RICCI sarebberol’acquisizione, da unusurato, di un immobile e di un’attività commerciale senza il riconoscimento di alcuncompenso, ovvero, come appurato dalla Guardia di Finanza spezzina a seguito di denuncepresentate in tal senso, il presuntoimpiego da parte dello stesso di elementi appartenenti allacriminalità organizzata di matrice camorrista per l’intimidazione e il recupero del credito.In sostanza, dall’indagine sarebbeemerso come il RICCI, da anni, prestasse denaro a persone indifficoltà economiche, applicandoun presunto tasso di interesse del 200% annuo, superando così il c.d. “tasso-soglia” legale.In questo modo, lo stesso avrebbeaccumulato, con i proventi delittuosi, un notevolepatrimonio immobiliare e aziendale, oggi sottoposto a sequestro, la cui proprietà in parte èstata trasferita fittiziamente al figlio, per favorire l’attività di riciclaggio dei beni proventodell’usura.