Gallura in maschera. Domenica all'insegna delle sfilate

Uno dei carri del Carrassegare Olbiesu 2013 Sarà stata anche una domenica di crisi economica e di freddo polare, ma la Gallura non ha rinunciato a festeggiare degnamente il Carnevale, la cui prima giornata – lo scorso giovedì grasso – era stata rovinata proprio dal maltempo. La prima città ad aprire le danze è stata Olbia. Alle 15 esatte (dopo aver radunato tutti i carri, le mascherine e i gruppi) l'associazione “Gli amici del carnevale” ha dato il via alla prima sfilata carnevalesca. La crisi economica abbinata alla conseguente riduzione dei finanziamenti pubblici non ha scoraggiato gli organizzatori che quest'anno, per regalare agli olbiesi un momento di svago, hanno creato una vera e propria “task-force” con il Consorzio di viale Aldo Moro e con quello di via Vittorio Veneto. La prima sfilata è partita da viale Aldo Moro, si è snodata su via d'Annunzio/via Mameli/via Re di Puglia ed è approdata in piazza Crispi per i festeggiamenti finali a suon di musica. Buona la risposta degli olbiesi nonostante il freddo polare. Gli eventi del “Su Carrasegare olbiesu” non si fermano qui. Martedì è prevista la seconda sfilata nelle vie centrali della città. Poi il 16 Febbraio verrà recuperato il Galà delle Fave e Lardo, andato a monte giovedì scorso a causa della pioggia. Infine domenica 17 Febbraio, in via Vittorio Veneto, si chiuderà il tutto con la Pentolaccia. Il freddo polare che ha imperversato su Olbia non ha certamente risparmiato Tempio Pausania, la città regina dei festeggiamenti carnevaleschi. Annullata la prima sfilata tempiese giovedì scorso, nella quale per tradizione avviene la prima uscita ufficiale del Re Giorgio, Lu Carrasciali ha riempito letteralmente le vie di granito del capoluogo gallurese domenica pomeriggio dalle 16 in poi. Tempio è stata presa d'assalto per questa sfilata domenicale, molto speciale per il Carnevale Allegorico più importante dell'isola. In questa sfilata infatti Re Giorgio ha sposato la popolana Mannena. Il clou de Lu Carrasciali vi sarà martedì grasso, quando Re Giorgio verrà immolato in nome del popolo sovrano a causa di tutte le sue malefatte.