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Cronaca

Coronavirus: stop alla Madagascar Kajak per il canoista Gambella

Coronavirus: stop alla Madagascar Kajak per il canoista Gambella
Coronavirus: stop alla Madagascar Kajak per il canoista Gambella
Laura Scarpellini

Pubblicato il 13 March 2020 alle 16:40

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Olbia, 13 marzo 2020 - Rinviata la Madagascar Kajak Expedition del canoista Francesco Gambella L’impresa, finalizzata al sostegno dei progetti idrici di Amref, sospesa per la delicata situazione sanitaria. La nuova avventura sportiva di Francesco Gambella, prevista per il mese di marzo tra le isole dell’Oceano Indiano, sarà rinviata per via del nuovo DPCM dell’8 marzo e, quindi, fino a nuove disposizioni del governo italiano in materia di Corona virus. Pertanto, in accordo con l’organizzazione e gli sponsors, salterà la tanto attesa sfida lungo l’arcipelago che circonda l’isola africana, terra dove, 28 anni fa, per il quarantasettenne romano, olbiese di adozione, è scoccata la scintilla per le imprese estreme e solidali. Una semplice scommessa con il suo ex allenatore, Stefano Palazzi - che da allora vive ed opera con progetti a sostegno della popolazione locale nell’isola di Nosi Komba - che ha portato Gambella a pagaiare, in tutti questi anni, in cinque continenti per richiamare l’attenzione su tematiche sociali, quali l’accesso alla sanità, all’acqua, all’educazione, alla tutela dell’ambiente marino e allo sport della canoa. Per l’iniziativa, volta anche questa a sostegno dei progetti idrici di Amref, lo sportivo avrebbe lasciato l’Italia il prossimo 16 marzo per raggiungere l’isola di Nosy Be, punto di partenza, il 19, per la sfida a colpi di pagaia nel tratto tra il canale del Mozambico e l’oceano. Una volta giunto a Nosy Komba, l’avventura sarebbe proseguita tra gli isolotti a bordo delle tipiche imbarcazioni utilizzate dalle comunità locali per la pesca e per gli spostamenti per proseguire, a ritroso, con il kajak, verso il campo base, per un totale di 100 miglia di navigazione. Una full immersion sportiva e culturale per richiamare l’attenzione sul turismo sostenibile, in un’isola che ospita il 5 per cento delle specie animali e vegetali del mondo, ma anche sulla conoscenza ed il rispetto di culture, usanze e tradizioni lontane. “Sono profondamente dispiaciuto di dover rinviare questa impresa che, per me, ha un valore straordinario, oltreché affettivo – ha spiegato Francesco Gambella –. La scelta del governo italiano di adottare delle restrizioni per gli spostamenti nel e dal nostro paese ci obbliga necessariamente ad attendere e a seguire pedissequamente nuove disposizioni. Da sostenitore di progetti umanitari e sanitari, non posso che condividere pienamente questa scelta, conscio che solo adottando delle buone pratiche, anche elementari, si possono evitare epidemie dall’esito disastroso, soprattutto a carico di un sistema sanitario che vive quotidianamente in emergenza. Il mio augurio è che si riesca a superare questa crisi a breve e che si riprenda a viaggiare con tranquillità e a portare avanti iniziative a sostegno della salute, dell’ambiente edello sport”.