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Cronaca

Aumento contagi, Solinas risponde: "Non siamo un'isola di untori"

Aumento contagi, Solinas risponde:
Aumento contagi, Solinas risponde:
Olbia.it

Pubblicato il 21 August 2020 alle 19:24

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Cagliari, 21 agosto 2020 - Dopo le numerose polemiche sollevate dalla Regione Lazio in seguito all'aumento dei contagi in Sardegna, il governatore Christian Solinas risponde così: "Spetta al Governo, se lo ritiene opportuno, attivare i test per chi esce dalla Sardegna. Per noi non è necessario, non esiste nessun 'caso' Sardegna: se Roma ci avesse ascoltato quando alla vigilia della stagione estiva chiedemmo i tamponi per i turisti in arrivo, i casi di Porto Rotondo e Santo Stefano non sarebbero mai esistiti".

Prosegue Solinas in risposta alle richieste che arrivano dal Lazio di prevedere dei test agli imbarchi di navi e aerei per i passeggeri che rientrano dalle vacanze in Sardegna, soprattutto dopo l'aumento di contagi tra i giovani che abitano a Roma: "Ci sono Regioni con molti più casi dei nostri, non capisco perché la Sardegna debba essere trattata come un'Isola di untori: la verità è che qui stiamo solo subendo, tutti i casi accertati infatti sono di importazione e il nostro sistema sanitario sta dando prova di assoluta efficienza ed efficacia".

Il governatore ha così ribadito alle accuse di "isola di untori": "La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona, tutti i casi sono di importazione o di ritorno di persone che provengono da zone in cui vi sono focolai attivi ben noti e riconosciuti".

"I sardi hanno fatto grandi sacrifici per preservare l'immunità virale nell'isola, avevamo raggiunto una condizione pari a zero, ora la ripresa dei contagi è dovuta alla circolazione senza controlli purtroppo adottata da questo governo".

Solinas ricorda che quando si parlava della proposta della Regione Sardegna di adottare per i turisti il passaporto sanitario: "ci fu allora una strumentalizzazione violenta di questa proposta. Chiedere ai passeggeri di presentare oltre alla carta di imbarco un certificato che attestasse la negatività significava e significa evitare che il virus torni a circolare o che ci sia una recrudescenza. Era una proposta di buon senso che abbiamo sostenuto con forza allora e che ripetiamo oggi che il governo ha mutato orientamento e sta adottando un modello simile per chi arriva in Italia dai Paesi a rischio".

Per quanto riguarda invece le indiscrezioni su un possibile lockdown nell'Isola dopo l'incremento di contagi, Solinas commenta: "Credo sia una boutade priva di fondamento, se ci fosse verità anche minima in un'affermazione di questo tipo, saremmo all'assurdo. La Sardegna è riuscita ad avere la più bassa circolazione virale d'Italia e ancora oggi nonostante i nuovi casi di importazione continua a non essere tra le prime 5 regioni con più casi. Non accetteremo in nessuna sede un'eventuale chiusura e adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare il nome della Sardegna".