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Cronaca

Arzachena: La Scatola del Tempo ricorda Michele Ruzittu

Arzachena: La Scatola del Tempo ricorda Michele Ruzittu
Arzachena: La Scatola del Tempo ricorda Michele Ruzittu
Laura Scarpellini

Pubblicato il 22 November 2020 alle 18:17

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Arzachena, 22 novembre 2020 - La Scatola del Tempo è una deliziosa esposizione di reperti e disegni che raccontano lo scorrere del tempo in questo lembo di Gallura.

Annoverato tra i più piccoli musei esistenti, La Scatola del Tempo di Arzachena, deve la sua vita al suo fondatore Mario Sotgiu, appassionato storico-cartografo da sempre. Avevamo già in precedenza incontrato Mario Sotgiu e la sua particolarissima idea museale in Arzachena qualche settimana fa, oggi abbiamo voluto intervistarlo per chiedergli di raccontarci di questa su particolare iniziativa.

"L'Associazione La Scatola del Tempo nasce formalmente nel 2014, ma era già in fase embrionale nella Londra degli anni Ottanta, quando dopo il diploma lasciai la Sardegna per visitare la capitale inglese".

Così ci introduce nella storia del micro museo arzachenese Mario Sotgiu. C'è così tanto da raccontare che dal nostro incontro traspare tutto il suo interesse per la riscoperta degli accadimenti che si sono succeduti in questa meravigliosa parte della Gallura.

"Sono stato sempre un grande appassionato delle visite museali, peraltro gratuite a Londra. Andare a scuola a pochi metri dall'ingresso del British Museum e la straordinaria amicizia, nata e sviluppata nel tempo con mister David Wilson, direttore del museo, fu un presagio del mio avvenire- spiega Mario Sorgiu. -Mi innamorai di Londra e degli altri fantastici musei della città come lo Science Museum, il Royal Albert Victoria e l'Albert Museum con i suoi circa 60 ettari di teche espositive. Insomma vi passai degli inverni straordinari".

Si potrebbe stare per ore ad ascoltare i suoi racconti di una Londra misteriosa e avvolta da una coltre di nebbia, Sotgiu ci racconta inoltre della passione per le carte antiche. E proprio su consiglio di suo padre Mario Sotgiu si addentra nei mercatini tipici londinesi a caccia di vecchie cartografie. A Camden Town, situata a nord di Londra, scopre una casetta in cui attraverso mappe antiche veniva raccontata la storia cartografica dell'Europa. Sempre a Londra scopre di lì a poco un'antica carta del 1793 che raccontava della sua lontana Gallura, di Cannigione e di Arzachena. Tornato nella sua Arzachena inizia a lavorare a Porto Cervo per la società alberghiera Costa Smeralda, riuscendo a dare vita con il tempo a un piccolo ambiente che potesse regalare anche ai ragazzini di oggi, quelle particolari emozioni vissute a Londra a caccia di cose antiche e date per perdute, ma finalmente ritrovate.

"L'associazione La Scatola del Tempo nasce per cercare di raccontare attraverso mostre e eventi la storia del territorio alla riscoperta di carte storiche, documenti antichi e fotografie. All'interno dei locali è possibile consultare i depliant esplicativi in versione bilingue perché ci siamo resi conto che molti stranieri arrivando nel centro storico di Arzachena, se ne innamorano. L'ingresso è gratuito, ma con un' apposita cassettina raccogliamo le offerte dei visitatori -prosegue con molto entusiasmo il presidente Mario Sotgiu. -Siamo più riusciti a organizzare anche la versione inglese della storia del territorio partendo da circa 6000 anni fa a fino alla nascita della Costa Smeralda".

Da qualche settimana è partita nella vecchia chiesa di San Pietro, nel cuore storico di Arzachena, una piccola mostra organizzata dall'associazione in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria della Neve.

"Si tratta di un modesto, ma doveroso tributo al maestro Michele Ruzittu, in occasione del centenario della autonomia amministrativa della comunità arzachenese. I nuovi provvedimenti governativi legati all'emergenza sanitaria, con molta probabilità, potrebbero comportare l'interruzione di questa nostra iniziativa. Viviamo giorni sospesi- spiega il direttore del museo senza nascondere una certa apprensione per la buona riuscita delle mostre.

Numerosi sono stati gli eventi che si sono succeduti nei locali de La Scatola del Tempo. Una mostra che riscosso un buon successo fu quella dedicata alla storia del borgo di Cannigione e del Golfo di Arzachena. Qui vi soggiornarono nomi illustri quali Garibaldi, l'ammiraglio Horatio Nelson, ma anche Napoleone Bonaparte riuscì ad entrare per una sola notte all'interno dell'insenatura di Arzachena il 26 febbraio del 1793. Un'altra esposizione che gli associati e non solo portano nel cuore, portava il titolo Nella terra del giovane Vincent che raccontava una storia d'amore fraterna tra Vincent van Gogh e suo fratello Theo, "La cognata del famoso Van Gogh - racconta Mario Sotgiu in merito al delizioso evento museale- riuscì a recuperare tutte queste lettere tra i due fratelli. Io con calma ho recuperato le copie di queste lettere, organizzando così una mostra veramente emozionante. Poi nel 2018 fu la volta di una mostra dal titolo Il giro del mondo in 7 Capolavori. E così anche in un altro locale del centro storico avevamo organizzato, quasi in scala reale, la copia di sette capolavori di artisti, giganti dell'arte mondiale. Presenti da William Turner a Leonardo da Vinci fino a Renoir". L'evento venne visitato da tantissimi bambini che grazie a quella mostra hanno poi iniziato a dipingere cimentandosi in un concorso a premi organizzato per l'occasione. Sono ancora in contatto con questi bambini che ancora mi ringraziano per aver scoperto ad esempio l'artista Munch, attraverso la sua opera più famosa: L'Urlo".

Per quanto riguarda la celebrazione del centenario 1920-2020, relativo alla autonomia comunale di Arzachena, l'associazione aveva a suo tempo presentato un progetto importante che purtroppo non è andato a buon fine con l'amministrazione comunale. Poi l'avvento del Covid ha inceppato la macchina burocratica e al momento ha resistito il doveroso tributo in occasione dei 100 anni, al padre fondatore della comunità Michele Ruzittu. Non abbiamo resistito ad organizzare questa piccola retrospettiva che raccontasse soprattutto dal punto di vista umano l'impegno di questo uomo straordinario chiamato Michele Ruzittu.

"Grazie alla sensibilità di don Mauro Moretti che ha lasciato la chiesa di San Pietro a nostra disposizione, siamo riusciti a organizzare, sempre in grande economia e grazie a alla mia piccola tipografia digitale, questa piccola mostra che in 5 pannelli pretende di raccontare una storia molto importante. Anche questa mostra sta riscuotendo un successo inaspettato, specialmente per i consensi ricevuti da figure altamente qualificate, nonostante la mostra fosse stata impostata per un pubblico più giovanile".
Ma l'attività dell'associazione arzachenese per il prossimo anno ha intenzione di dare vita ad ulteriori appuntamenti museali molto interessanti, emergenza Covid permettendo.

"Temo che la situazione stia nuovamente precipitando. Sono diversi gli eventi a cui stiamo già lavorando. Due mostre ci vedono molto coinvolti. La prima è un'esposizione fotografica dedicata soprattutto ad un pubblico giovane, ragazzi e bambini, che illustra, con l'intento di far ricoprire attraverso delle immagini molto chiare e semplici, la vita nel secolo scorso. Sono immagini di una Sardegna certamente molto diversa da quella attuale senza andare a al retrodatare troppo. Illustrazioni importanti che abbiamo già recuperato in questi anni non solo della Gallura, ma anche dell'intera Sardegna. Immagini veramente impressionanti tra cui quelle che raccontano di una Sardegna povera alla ricerca di un futuro migliore. L'altra iniziativa che vorremmo organizzare vuole rileggere le pagine che Michele Ruzittu scrisse intorno al 1908-1909 e che raccontano di una borgata povera come quella di Arzachena che allora si chiamava Santa Maria di Arzaghena. Anche quella sarà realizzata con l'intento di illustrare e restituire le immagini e le atmosfere di un paese molto diverso da quello attuale che anche grazie alla nascita della Costa Smeralda e al turismo ha decisamente cambiato volto. - Prosegue a raccontarci nel dettaglio di questa prossima esposizione Mario Sotgiu, con il suo immancabile slancio e trasporto.- Vorremmo semplicemente raccontare le storie dei tanti personaggi, figure note e meno note di Arzachena. L'ex parroco don Francesco ha raccolto in questi ultimi decenni tanti profili di persone semplici e umili che hanno attraversato il secolo scorso. Profili umani attraverso cui narrare il modo di vivere di un tempo".

L'associazione La Scatola del tempo vive attraverso donazioni e offerte da parte dei visitatori o dei sostenitori volontari.
Esiste anche un conto corrente bancario intestato direttamente l'associazione su cui chi apprezza le loro iniziative ogni tanto dà una mano, anche se le spese di gestione qualche volta pesano e si fanno sentire gravando economicamente sugli associati. "Abbiamo già chiuso una volta per il 2020 e dovremmo probabilmente richiudere in queste ore per non si sa quanto tempo con il profilarsi di una nuova emergenza sanitaria. - Così conclude il nostro lungo e interessantissimo incontro Mario Sotgiu invitando a sollecitare la sensibilità di tutti i cultori dell'arte in Sardegna e non solo, a contribuire come possibile. -Offrirci un sostegno vuol dire evitare che si possa rischiare di chiudere in maniera definitiva, questa questa Scatola del Tempo.

Di buon auspicio ecco la locandina del prossimo evento in programma per il prossimo anno: "From hell to paradise", un titolo che la dice lunga sul contesto storico che stiamo vivendo.Ci auguriamo che si possa tornare quanto prima ad una serenità che ci permetta di approcciarci alla cultura e a tutte le forme museali. Specialmente se sul nostro territorio ne abbiamo una che racchiude il mondo in una scatola, con grande passione e conoscenza.