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Pubblicato il 22 June 2020 alle 19:49
Arzachena, 22 giugno 2020 - C'è la sentenza per il caso del bambino di 12 anni trovato chiuso all'interno di una stanza in una villetta situata nell'agro di Arzachena dopo una chiamata al 112: i genitori del piccolo e sua zia, accusati di sequestro e maltrattamenti, sono stati condannati a 8 anni di reclusione. La richiesta del pm era di 15 anni, ma il processo è stato svolto con il rito abbreviato per cui vi è uno sconto di pena.
Il gup Marco Contu ha accolto la ricostruzione dei pubblici ministeri che si sono occupati di questo caso difficilissimo che ha sconvolto la comunità arzachenese e olbiese. Tutto è iniziato con una telefonata al 112: un bambino cercava di contattare una zia e invece ha trovato dall'altro capo del telefono un carabiniere che ha intuito che qualcosa non andava.
L'operatore della centrale operativa ha fatto parlare il ragazzino, ha geolocalizzato la chiamata e ha spedito sul posto immediatamente una pattuglia che ha trovato il bambino chiuso in una stanza buia, senza maniglie a porte e finestre, con un secchio come "toilet".
Da quel momento è partita l'inchiesta che ha portato prima all'arresto dei due genitori, poi di una zia olbiese.
Gli indagati hanno ammesso le loro responsabilità durante gli interrogatori e si sono dichiarati pentiti per quanto avvenuto.
Oggi la sentenza di condanna.
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