Olbia – La città di Olbia non guarda solo al suo passato, ma anche al suo
futuro – almeno in campo artistico. Ieri sera, è stata inaugurata “
StArt – Art Exhibition”, la mostra dedicata all'
arte contemporanea di derivazione
street organizzata da
Gianluca Gelsomino, Mauro Ghezzo e Agnese Rossi in collaborazione con l'associazione
Downtown e il patrocinio degli assessorati alle
Politiche Giovanili e ai
Lavori Pubblici, guidati rispettivamente da
Ivana Russu e Davide Bacciu. L'esposizione, di
altissimo livello, inaugura per la prima volta lo spazio espositivo dell'
Urban Center, che ben si presta a ospitare opere di questo genere. “
Con questa mostra vogliamo cercare di portare l'arte contemporanea ad Olbia – racconta Agnese Rossi – e vorremmo che fosse un appuntamento annuale”. L'idea è quella di far capire alle persone che l'arte contemporanea e la street art non sono cose lontane, ma sono il linguaggio delle nuove generazioni artistiche. “Vogliamo creare una tendenza – aggiunge Jonathan Pau, autore del simpatico “pojito” –
la Sardegna ha questa sensibilità. Pensiamo alle pitture rupestri, queste non sono altro che l'antesignano dei graffiti”. A proposito di graffiti, per l'occasione il Comune ha messo a disposizione uno dei muri che fiancheggiano il canale. In questi giorni e fino alla chiusura della mostra (il 10 Agosto), dei valenti writers creeranno un'opera urbana. I primi tasselli sono stati fatti ieri: un murales in stile graffito, un pesce stilizzato e una donna (ironica) che fa la lap-dance. “Questo spazio è interessante, si presta bene a questo genere di arte – ha detto
Andrea Casciu, autore del pesce stilizzato – l'Urban Center è certamente promosso”. Casciu studia all'
Accademia di Belle Arti di Sassari, si sta specializzando in
pittura e proviene da
Siris, un piccolo paesino con 250 abitanti. Ma come hanno reagito gli olbiesi alla vista dei writers e del muro pitturato? “Gli olbiesi hanno reagito abbastanza bene – ha proseguito il giovane artista – ci hanno osservato in molti, un signore si è avvicinato e ci ha dato una bottiglia d'acqua, i ragazzi commentavano. L'impatto è stato positivo”.
“StArt” è la dimostrazione vivente che la street art è una cosa seria, è una cosa interessante ed è una cosa bella. Talmente bella che può diventare anche un'attrazione culturale e turistica. (in copertina: la mostra - in foto: il muro dato ai writers)