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Cronaca

Sardegna: entro 1 maggio le domande pensione lavori usuranti

Sardegna: entro 1 maggio le domande  pensione lavori usuranti
Sardegna: entro 1 maggio le domande  pensione lavori usuranti
Laura Scarpellini

Pubblicato il 28 February 2020 alle 11:52

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Olbia, 28 febbraio 2020 - Il mondo del lavoro spesso ci mette davanti a scadenze, impegni e procedure a cui attenersi a livello fiscale e burocratico. Ma il prossimo importante appuntamento per molti sarà l'importante scadenza per la presentazione della domanda di pensione per i lavoratori di professioni dette usuranti. Si avrà tempo fino il prossimo 1 maggio per poter sfruttare la finestra messa a disposizione dall’Inps per richiedere la pensione che interessa tutti coloro che abbiano periodi di lavoro usuranti, nel corso del percorso lavorativo. E' questa una formula di pensionamento anticipato, facente parte della riforma Fornero, che consentirebbe agli aventi diritto di lasciare il lavoro prima dei 67 anni. Si richiede che siano stati svolti lavori usuranti per almeno la metà della vita lavorativa o negli ultimi sette anni in maniera continuativa. Pertanto l'aver maturato i tanto ambiti 35 anni di anzianità contributiva e aver raggiunto i 61 anni e 7 mesi di età anagrafica consentirebbe di poter presentare domanda di pensione all’Inps. Lo Stato, infatti, intende così accordare la pensione anticipata ai lavoratori meritevoli di maggior tutela previdenziale e cioè s tutti coloro che abbiano lavorato in particolari condizioni usuranti o abbiano svolto lavoro notturno e su turni. Le categorie che vanno a interessare i lavoratori che attuano lavori usurantisono le seguenti:
  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche edostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci edassimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Una buona notizia per chi ha passato gran parte della dedicandosi con grande dedizione al lavoro e alle professioni che spesso risultano essere quelle che investono importanza nell'ambito socio-economico.