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Cronaca

Olbia, via alla campagna "Io non rischio - Alluvione"

Olbia, via alla campagna
Olbia, via alla campagna
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 October 2014 alle 18:23

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Olbia, 28 Ottobre 2014 - Quel 18 Novembre del 2013, per Olbia, è stato un terribile risveglio. Capire in poco meno di 24 ore che l'acqua di un fiume carico di pioggia non è solo un fastidio, ma anche un pericolo è stato un vero e proprio shock. Così come capire che 2/3 della Città non dovrebbero esistere così come sono e, che proprio per questo, il rischio è doppio. A un anno di distanza, tutta questa brutta esperienza deve necessariamente convogliare in qualcosa di positivo per diventare un bagaglio di informazioni che possono salvare la vita in caso di necessità. Il Comune di Olbia, su questo fronte, sta lavorando su più livelli e non tutti sono ancora visibili ai cittadini giustamente ancora scossi e arrabbiati per ciò che è successo poco meno di un anno fa. Questa mattina, in sala giunta, l'amministrazione ha presentato uno di questi tasselli: la campagna informativa "Io non rischio alluvione". "Il comune di Olbia è l'unico a livello regionale ad aderire a questa campagna della Protezione Civile Nazionale dedicata al rischio alluvione - ha detto Ivana Russu, assessore comunale alla Sicurezza -. Faremo formazione nelle scuole e nei quartieri con i volontari e la struttura della Protezione Civile". La campagna istituzionale ha l'obiettivo di insegnare ai cittadini come autoproteggersi in caso di alluvione. Nelle scuole e negli incontri nei quartieri - nonché fuori dalle chiese - verranno distribuite delle buste con all'interno due brochure. Nella busta sono impressi a caratteri cubitali i numeri utili in caso di emergenza, nonché gli strumenti social dai quali reperire informazioni importanti. Nelle brochure, invece, vi sono le norme di autoprotezione che il cittadino deve conoscere alla perfezione per non correre inutili rischi. Per quanto riguarda il resto, cioè la mitigazione del rischio e il piano di protezione civile ci sono novità. Sui canali, in queste settimane, si sta lavorando alacremente. L'assessorato all'Ambiente si sta occupando delle pulizie. Gli argini, invece, sono stati rimessi a nuovo dove l'onda di piena dell'anno scorso ha fatto danni. Per alcuni canali, come in via Belgio, si stanno predisponendo delle barriere di protezione. Il Piano di protezione civile, invece, è in via di correzione. "E' un vero e proprio piano come il puc - ha detto Ivana Russu -, senza uno studio approfondito non si può cambiare. Adesso abbiamo la mappa delle zone alluvionabili e stiamo correggendo i punti di raccolta". E la comunicazione attraverso le nuove tecnologie? Il Comune ce la sta mettendo tutta, ma non è facile convincere i cittadini a partecipare. Il comune di Olbia usa un'applicazione gratuita che si chiama FlagMii con la quale può spedire gli avvisi di allerta. La stessa cosa può essere fatta via mail. Ebbene, molti olbiesi rispondono che non vogliono ricevere le informazioni via mail dalla protezione civile comunale. Le scuole, che hanno tutti i contatti nel database, non consegnano gli indirizzi nè i numeri di telefano perché c'è la "privacy". Insomma, magari è vero che il sistema attualmente non è perfetto (e dal primo gennaio 2015 cambierà), ma rifiutare anche di essere inseriti nella lista contatti del comune di Olbia perché non si vuole ricevere l'informazione ufficiale non è propriamente una cosa positiva.