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Cronaca

Olbia: studenti olbiesi inventano il casco anti-ostacolo per ciechi

Olbia: studenti olbiesi inventano il casco anti-ostacolo per ciechi
Olbia: studenti olbiesi inventano il casco anti-ostacolo per ciechi
Angela Galiberti

Pubblicato il 30 May 2019 alle 20:46

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Olbia, 30 maggio 2019 - Siamo ancora lontani dal mitico visor di Geordi La Forge, ma a Olbia qualcosa si muove in senso decisamente avveniristico: degli studenti olbiesi hanno pensato e realizzato un casco anti-ostacolo per le persone cieche.

Avete letto e capito bene: un casco anti-ostacolo. Il progetto, veramente notevole, è stato premiato doppiamente con il secondo posto e con il premio speciale Sensibilmente questa mattina al Premio De Roberto: la manifestazione dedicata alla diversità e all'uguaglianza ideata per ricordare il giornalista olbiese Alfonso De Roberto.

Gli studenti che lo hanno realizzato fanno parte della classe 5^C dell'Ipia Amsicora e sono stati ispirati da una loro compagna di scuola che è cieca e che odia il bastone.

Come aiutarla? Semplice: levando di mezzo il bastone e usando la tecnologia per ricrearlo "virtualmente".

E così, ecco il casco: a segnalare gli ostacoli sono 3 sensori a ultrasuoni posti uno frontalmente e due lateralmente.

Ciò consente alla persona cieca di avere coscienza tridimensionale dello spazio che la circonda e dei suoi ostacoli.

"Ci stiamo lavorando - spiega Ciro Punzo, docente responsabile del progetto -. Abbiamo già cambiato le batterie, che ora sono più piccole. Poi stiamo pensando di usare l'infrarosso al posto degli ultrasuoni perché questi non riflettono i tessuti".

Altra particolarità, il dispositivo potrà molto presto segnalare a chi lo indossa le porte.

Se vi state chiedendo come fa la persona a capire/sentire che c'è un ostacolo la risposta è semplice: con la vibrazione.

Quando l'ultrasuono colpisce un ostacolo a 150 cm un altro sensore, questa volta a vibrazione, inizia a vibrare.

È lo stesso dispositivo che permette al vostro cellulare di emettere una vibrazione quando arriva un messaggio.

Gli sviluppi futuri di questa idea sono potenzialmente entusiasmanti: grazie alla miniaturizzazione, questo dispositivo anti-ostacolo potrebbe diventare piccolo e discreto, magari mimetizzandosi in un oggetto di uso comune.

Ciò permetterebbe a tantissime persone cieche di essere ancora più autonome e indipendenti.

Che dire, bravissimi questi studenti olbiesi della 5^C dell'Ipia Amsicora e bravissimo anche il loro docente Ciro Punzo.