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Cronaca

Olbia, sofferenti mentali: il progetto "ViviamoInsieme" andrà avanti

Olbia, sofferenti mentali: il progetto
Olbia, sofferenti mentali: il progetto
Angela Galiberti

Pubblicato il 25 June 2018 alle 12:30

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Olbia, 25 giugno 2018 - Il progetto Abitare Assistito "ViviamoInsieme", indirizzato ai sofferenti mentali del Comune di Olbia, andrà avanti: lo sancisce il protocollo d'intesa che l'amministrazione comunale ha approvato durante l'ultima seduta di giunta che si è svolta lo scorso 21 giugno.

Si tratta di un progetto molto importante, inizialmente sostenuto dalla Regione Sardegna e poi supportato concretamente dal Comune di Olbia. Il protocollo d'Intesa vede come protagonisti due soggetti: da una parte il Comune, dall'altra l'Assl Olbia-Ats Sardegna.

"ViviamoInsieme" si rivolge "ad utenti sofferenti mentali che ha visto la creazione di due gruppiappartamento (uno maschile e uno femminile) al fine di favorire percorsi di autodeterminazione e inclusionesociale in un ottica di maggiore autonomia e personalizzazione dello spazio abitativo".

"Sono previsti Gruppi Appartamento costituiti da nuclei di convivenza a bassa intensità assistenziale,uno maschile ed uno femminile, ciascuno dei quali può ospitare un numero massimo di N. 4 persone.Il progetto si rivolge a pazienti con un buon grado di autonomia di base, con diagnosi psichiatrica adalto funzionamento, che richiedono un sostegno per le attività della vita quotidiana e/o traggonosignificativo vantaggio dalla vita comunitaria e che, nel contempo, necessitano di una riabilitazionesociale", si legge nel documento che illustra nel dettaglio il progetto.

Comune e Assl Olbia si impegnano a garantire la predisposizione di un progetto terapeutico personalizzato con:

  • Attività socio riabilitative volte al mantenimento delle abilità residue dei soggetti destinatari del progetto;
  • Attività per il recupero del benessere psico-fisico;
  • Attività ricreative, culturali ed educative che consentano la creazione di una rete di relazioni sociali e amicali da svolgere in collaborazione anche con le Associazioni di volontariato delterritorio.

Parimenti, il Centro Salute Mentale "provvede a garantire la presenza e l’intervento quotidiano di infermieri epersonale OTA al fine di affiancare/sostenere i pazienti, monitorare il loro decorso clinico-riabilitativo e favorire il consolidamento delle loro abilità funzionali".

Non mancheranno figure professionali come l'Educatore professionale e l'Assistente domiciliare.

Il progetto ha durata di 12 mesi: il vecchio progetto scade il 30 giugno, quello oggetto della delibera di giunta che ne sancisce la prosecuzione partirà il primo luglio.

Questi progetti di utilità sociale sono importantissimi perché riescono a coniugare indipendenza, cura e integrazione sociale.