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Cronaca

Olbia, mura puniche usate come fioriere: sicorre ai ripari

Olbia, mura puniche usate come fioriere: sicorre ai ripari
Olbia, mura puniche usate come fioriere: sicorre ai ripari
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 April 2019 alle 18:56

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Olbia, 15 aprile 2019 - Non solo tombe dei giganti usate per "guarire", ma anche pietre rubate e mura puniche usate come fioriere.

I siti archeologici olbiesi non se la passano poi così bene e così il Comune di Olbia corre ai ripari con un finanziamento regionale pari a 190.000 euro.

I fondi arrivano dalla Regione Sardegna e la corrispondente variazione di bilancio è stata approvata questa sera dal Consiglio Comunale di Olbia.

I siti archeologici che verranno interessati dai lavori sono i seguenti: le cisterne romane, il sito di via Nanni, la tomba dei giganti di Su Monte e d'Abe, fattoria romana e le mura puniche di via Torino.

In questo momento la Soprintendenza sta facendo dei rilievi in ogni sito per stabilire le priorità di spesa.

L'assessora alla Cultura, Sabrina Serra, ha invece illustrato all'aula le vicende più assurde vissute dai nostri siti archeologici.

Non c'è solo l'usura del sito causata da un suo uso improprio, ci sono anche i furti e c'è anche il furto abbinato all'uso "originale".

Le mura puniche sono state utilizzate per creare delle fioriere in alcune abitazioni private (che poi sono state scoperte).