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Olbia, la festa dell'Avo: 130 volontari che donano un sorriso agli ammalati

Olbia, la festa dell'Avo: 130 volontari che donano un sorriso agli ammalati
Olbia, la festa dell'Avo: 130 volontari che donano un sorriso agli ammalati
Olbia.it

Pubblicato il 26 October 2018 alle 19:24

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Olbia, 26 ottobre 2019 - Sono 130 e donano un sorriso e un momento di serenità agli ammalati, marappresentano una delle associazioni più importanti del territorio: sono i volontari dell'Avo Olbia che, proprio in questi giorni, stanno festeggiando la loro Decima giornata.

I volontari olbiesi prestano servizio presso la gran parte dei reparti dell'Ospedale Giovanni Paolo II, nonché presso la Comunità integrata "Terranova". Si tratta di un servizio importantissimo e dall'alto valore umano poiché i volontari prendono contatto direttamente con i pazienti ricoverati e con le loro famiglie.

La malattia è fonte di sofferenza e gli ospedali, con il loro essere così impersonali, mettono a dura prova l'animo dei pazienti: ecco perché esiste l'Avo, ecco la missione dei volontari.

Lo scorso 24 ottobre l'Avo Olbia ha allestito dei banchetti informativi in cui sono i volontari hanno incontrato la popolazione e consegnato del materiale relativo all’Associazione.

La sensibilizzazione continuerà domani al Museo Archeologico a partire dalle ore 16:30: ospite della serata il gruppo "Fronte del porto".

"Anche quest’anno, per incrementare il processo di sensibilizzazione del nostro volontariato, nelle aule degli Istituti Liceo Classico, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico Panedda e Deffenu, l’IPAA e l’IPIA è stato proiettato il video promozionale dell’A.V.O., il cui slogan è: “Fai una scelta di vita: diventa Volontario AVO”", spiega l'associazione.

L'Avo Olbia ha fatto sue le parole della Dott.ssa Anna Covini, amica della Federavo: parole che riportiamo integralmente per l'assoluto valore umano ed etico.

“Ricordo le raccomandazioni che ho sempre sentito all’AVO e che sono, se­condo me, l’anima dell’associazione:

  1. Essere presenti, vicino al malato, con la mente e con il cuore. Presenza consapevole, voluta, attesa, non passi­va o rassegnata; tensione verso il ma­lato
  2. Sapere ascoltare come atto d’amo­re. La gente si può ammalare se non ha ascolto. L’assenza di ascolto ti de­stituisce di ogni dignità, ti isola, ti intristisce, ti fa sentire solo.
  3. Cogliere il bisogno: età diverse; bi­sogni diversi; persone diverse; proble­mi diversi; situazioni familiari diverse; preoccupazioni diverse; malati diversi; sofferenza diversa.
  4. Capire la solitudine: la solitudine è raramente una scelta. Nella maggior parte dei casi è una condizione che viene creandosi perché la vita impone separazioni e lontananze, perché la stanchezza degli anni impedisce di rincorrere parenti e amici, perché il so­vrapporsi delle sofferenze e delle contrarietà ci rende incapaci di comuni­care e persino di chiedere aiuto.
  5. Condividere la sofferenza: si può so­lo amare chi soffre. Non è nelle com­petenze, neppure nelle possibilità del volontario, lenire la sofferenza fisica, ma capirla ed aiutare ad accettarla con coraggio piuttosto che abbando­narsi alla disperazione… Questo sì, il volontariato può riuscire a farlo.
  6. E infine, quando si entra in ospeda­le, sorridere perché questo significa che si è riusciti a liberarsi della stan­chezza, delle preoccupazioni, del pen­siero della fatica che ci aspetta al ritor­no a casa. Sorridere per esprimere la gioia di trovarsi in un luogo dove si po­trà offrire qualcosa; e ancora non sap­piamo quanto verrà offerto a noi come esempio di coraggio, come capacità di sopportazione, di pazienza, di dignità. Sorridere con coraggio perché forse si incontrerà anche disperazione, de­pressione… Ammalati impauriti dall’ambiente ospedaliero e dagli inter­venti che dovranno subire. Ammalati che si sentono naufragare nell’anoni­mato in cui sono lasciati. Allora dovremo fare emergere la parte migliore di noi e sapere comunque ac­cogliere tutta questa sofferenza e tro­vare sguardi, contatti umani delicatissimi, parole che depongono un seme di speranza.”

Per informazioni e richieste di Nuovi aspiranti Volontari, telefonare ai seguenti numeri: 329 9465528 – 346 8465641.