Olbia, 12 Maggio 2015 - Sono 15 anni (o forse più) che via Roma non sente più le grida degli animali destinati all'uccisione, eppure l'ex mattatoio di Olbia conserva ancora qualcosa di tetro e ombroso. Nemmeno il
guano di piccione stratificato negli anni, gli oggetti riposti, le canoe diligentemente sistemate nel cortile e le erbacce cresciute a dismisura sono riusciti a nascondere questo passato. Il destino di questa struttura, però, non poteva essere quello di finire mangiata dal tempo: doveva trovare una
nuova strada, una nuova vita, un nuovo obiettivo. Da luogo di morte a luogo di cultura. Un'idea non rivoluzionaria, ma sicuramente efficace. Sono circa
10 anni che ad Olbia si discute della riqualificazione dell'ex mattatoio di via Roma.
Agenda 21, nel
2005, indica tra le strutture da riqualificare l'ex mattatoio. Nel
2008 la struttura veniva indicata come
futuro centro per l'arte contemporanea. Nel
2012 ecco lo scambio: viene approvata una
lottizzazione (ex Alisarda, zona aeroporto) e in cambio il
privato promette di trasformare l'ex mattatoio in un
centro culturale polivalente. Infine ecco il
2013: è il mese di Ottobre, Salmo regala ad Olbia il suo primo disco d'oro e il sindaco Giovannelli annuncia in conferenza stampa che
per l'ex mattatoio e la sua nuova vita di centro culturale mancano poche carte.Ad un anno e mezzo da quell'annuncio, che tante speranze aveva fatto nascere nei tantissimi artisti olbiesi, l'ex mattatoio diventa
caso di cronaca. Ricoperto di guano di piccione, pieno zeppo di topi e erbacce, la struttura è divenuta ricettacolo di disperazione e povertà. 5 cittadini romeni forzano uno degli ingressi e si installano all'interno. I residenti notano i movimenti e chiamano la Polizia Locale. Questa mattina lo sgombero e la chiusura definitiva della struttura. Un triste epilogo per un edificio che ha tante potenzialità e tanti spazi da offrire.