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Cronaca

Olbia, dato per "spacciato" festeggia 50 anni di matrimonio: ecco la storia di Gian Domenico Pirredda

Olbia, dato per
Olbia, dato per
Laura Scarpellini

Pubblicato il 05 February 2020 alle 20:21

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Olbia e Arzachena, 5 febbraio 2020 - Nel corso della nostra vita spesso ci troviamo a far fronte a delle situazioni che con la loro irruenza e tragicità spazzano via ogni cosa come un'emergenza sanitaria:un malore a cui sembra non esserci rimedio mette in mostra tutta la nostra impotenza e fragilità.

Questo senso straziante di annientamento deve aver attraversato la mente di Gian Domenico Pirredda, originario di Arzachena, che nel 2016 in un attimo vide tutta la sua vita passargli davanti agli occhi.

Una storia, questa, che unisce a doppio filo Olbia e Arzachena, nonché tante altre persone diverse che con un gesto o una telefonata hanno creato qualcosa di straordinario.

Pirredda (classe '37) è sposato con la signora Mariangela Deriu: insieme hanno costruito una bella famiglia composta anche dalle loro figlie e da generi e nipoti. Un malore improvviso, però, ha spezzato la tranquillità familiare.

Ciò che rende straordinaria la storia di questo nonnino gallurese è l'incredibile intreccio di eventi e persone che hanno portato al lieto fine perché le sue condizioni di salute non erano particolarmente rosee: anzi, facevano temere il peggio.

Tutto è iniziato nel 2016. "Un giorno ho iniziato a sentirmi male mettendo in agitazione un po' tutti, dato che non mi fermo mai un attimo. Sono stato portato al pronto soccorso di Olbia. I medici mi hanno accolto con premura e attenzione, e si sono immediatamente attivati per trovarmi una collocazione adeguata alla mia problematica cardiaca", racconta nonno Piredda.

Qualcosa, però, non va nel verso giusto: pochi posti letto e l'aggravamento delle condizioni di salute del nonnino iniziano a preoccupare famigliari e medici.

"Posti nella struttura cittadina pari a zero. Il tempo passava tra telefonate e richieste. A Sassari erano al completo. Cagliari idem. A me sembrava essere un'eternità e vedevo la mia famiglia sempre più apprensiva. In quel momento mi iniziarono ad assalire brutti pensieri tipo: ormai la mia vita l'ho fatta, ho sistemato tutti. Sia quel che sarà. Confesso il mio senso di rassegnazione al peggio. Ma mia figlia Nives iniziava a disperarsi e si è messa in moto", continua.

A quel punto, l'intervento della figlia è diventato fondamentale. "Non so dirvi come coinvolse nella cosa coloro che si adoperano per gli altri senza tregua: Cuore Straordinario. Così venni in contatto con Francesca Villa che attraverso la loro rete di contatti riuscì a farmi prende il volo per Milano".

Cuore Straordinario, che già abbiamo conosciuto per il progetto del "Villaggio Alzheimer", ci ha messo lo zampino: letteralmente.

Grazie a una serie di contatti, Cuore Straordinario è riuscita a reperire un aereo privato per il trasporto con paramedici fino a Milano dove c'era pronta l'equipe dell'ospedale Sacco con a capo il professor Antona: un gallurese doc.

Il cardiochirurgo originario di Tempio Pausania e cittadino di Arzachena, da tempo opera nel capoluogo lombardo ed è un'eccellenza della cardiochirurgia italiana.

E così con l'ausilio dei suoi collaboratori, il dottor Savi e il dottor Santoli, si è proceduto d'urgenza ad operare su di un cuore ormai provato dagli anni e da alcune patologie particolari.

"Ricordo il volo, tranquillo. Io, mia moglie e mia figlia stavamo volando per la prima volta. Assistiti e rassicurati. Poi Milano, operazione d'urgenza e il risveglio a cosa fatte. Il mio primo pensiero dopo l'operazione è stato di felicità per la vita. Anche se prima o poi dobbiamo morire, io sentivo di poter fare ancora tanto per la mia famiglia".

Da poco il signor Pirredda e la signora Deriu hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio. Vengono i brividi al pensiero che questa ricorrenza ha rischiato di non venire festeggiata. Ma c'è stato un fuori programma, un evento che l'ha reso possibile: il grande amore di una figlia e di tutti coloro che non si sono arresi alle difficoltà mettendo in campo tutto il loro ardore e professionalità. Su tutti i fronti.

Una coppia come fa a stare insieme per 50 anni di matrimonio? La domanda, di questi tempi, è quasi spontanea.

E altrettanto spontanea la risposta: "per far durare il matrimonio così a lungo bisogna volersi bene e compatirsi l'uno con l'altro. Io durante la malattia ho avuto mia moglie accanto con tutto il suo amore insieme alle mie figlie. Rispetto sempre e amore per la famiglia con tutti i sacrifici che comporta. E poi sono stato fortunato ad aver conosciuto Cuore Straordinario che mi ha fatto avere una nuova possibilità con l'operazione al cuore. Certo è che ho 83 anni, ho qualche disturbo, ma poto ancora gli alberi, colgo la frutta e vado a cavallo".

"Orail mio desiderio più grande è stare in salute con la cosa più cara che ho che è la mia la famiglia".

Gli eventi non previsti ci stravolgono la vita nel bene e nel male. Quasi sempre ci viene offerta una seconda opportunità, una seconda scelta. Ai più fortunati, una seconda vita. Straordinaria.