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Pubblicato il 16 October 2020 alle 08:03
Olbia, 15 ottobre 2020- A Olbia conoscere i dati reali dei contagi covid-19 in tempi adeguati è diventata una vera impresa.
I casi, secondo i dati forniti da Ats oltre 10 giorni fa, sarebbero 147. I numeri però non convincono né gli olbiesi né tanto meno il primo cittadino di Olbia che ha esposto la problematica durante una conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio di ieri. " L'affidabilità di questi dati è pari a zero" ha rimarcato il Sindaco con il suo inconfondibile stile. I dati non convincono e l'Azienda sanitaria è stata da lui ritenuta responsabile di lentezza. I dati forniti da Ats sono già vecchi, risalgono al 5 ottobre, Non solo, l'impossibilità di mantenere la situazione sotto controllo è anche dovuta al fatto che di questi 147 positini ben trentuno ad un riscontro reale sul territorio "risultano non presenti al domicilio o non identificabili" . Poi ci sono due positivi che risultano in carico dal 3 agosto. Ma anche 52 che invecd "ai controlli sono risultati già negativizzati e già autorizzati dalla stessa Ats a uscire". Insomma un ginepraio di dati che non includerebbero neanche i numeri di positivi di sua personale conoscenza. A conti fatti, cercando di trovare un equilibrio tra i numeri vecchi forniti da Ats e quelli riscontrati sul territorio il numero, dopo il picco di 240 casi registrati a settembre, dovrebbe aggirarsi intorno ai 150, 200 casi. Il comune ha però necessità di conoscere i dati aggiornati per espletare al meglio tutte le procedure di sua competenza tra cui: "il controllo del rispetto della quarantena e la gestione dei rifiuti" ha precisato Nizzi nella conferenza stampa di ieri, stesso giorno in cui è entrata in vigore l'ordinanza sui rifiuti la n. 48 della Regione Sardegna.
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