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Cronaca

Olbia, 7° Meeting del Turismo: ripartire dopo l'alluvione

Olbia, 7° Meeting del Turismo: ripartire dopo l'alluvione
Olbia, 7° Meeting del Turismo: ripartire dopo l'alluvione
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 December 2013 alle 16:25

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Olbia - La settima edizione del Meeting del Turismo, organizzato dalla Star Solution in collaborazione con il Consorzio Albergatori di Olbia e l'Ordine dei Commercialisti della Gallura, è stata l'occasione per fare il punto della situazione e per lanciare un messaggio importante al territorio: al di là dell'emergenza, la Sardegna deve rialzarsi e lo può fare puntando anche sul turismo. I dati. Durante la lunga giornata di dibattito, si è discusso dei soliti vecchi problemi: il caro traghetti, la continuità territoriale, la destagionalizzazione, la crisi economica, la mancanza di infrastruttura, i servizi a volte scadenti, etc. I soliti argomenti che, da 7 anni, gli operatori turistici presentano al mondo della politica senza avere delle risposte concrete. Al di là di questo, meritano un'attenzione particolare i dati presentati dal dottor Carlo Marcetti, professore dell'Università del Turismo di Olbia. Marcetti ha messo a confronto il periodo compreso tra il 2010 e il 2013 scoprendo che se i porti (in particolare l'Isola Bianca) continuano a perdere terreno (-36% di passeggeri nel 2013 rispetto al 2010), gli aeroporti nello stesso periodo hanno aumentato il loro traffico del 72%, anche se questo non basta a coprire il "disavanzo" creato negli scali aeroportuali. Il dato più interessante riguarda, però, la tanto sospirata continuità territoriale aerea. Questo strumento è considerato, per antonomasia, lo strumento perfetto per garantire la mobilità dei sardi. Ma i numeri portati all'attenzione della platea dal professor Marcetti dicono ben altra cosa. La continuità territoriale ha perso il 19% dei passeggeri, mentre le vituperatissime low cost hanno guadagnato il 158% di passeggeri in più. Cosa vuol dire questo? Semplice: la continuità territoriale ha fallito il suo compito e non è uno strumento adatto per garantire la mobilità dei sardi. L'alluvione e la polemica Cappellacci/Scanu. Al 7° Meeting del Turismo vi erano anche diversi esponenti politici di spicco, tra i quali Ugo Cappellacci e Giampiero Scanu, rispettivamente Presidente della Regione Sardegna e deputato. Secondo Ugo Cappellacci, non bisogna parlare della Sardegna post-alluvione, ma della Sardegna pre-alluvione, quella del 17 Novembre, già pronta a darsi da fare. Per Scanu, invece, non si può non parlare della Sardegna post-alluvione: dopo l'onda di piena è cambiato tutto e non si può far finta di nulla. Scanu, inoltre, ha lanciato un'idea per aiutare gli alluvionati: destinare a loro gli appartamenti invenduti, circa 3000, presenti ad Olbia.