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Licenze camion-bar a rallentatore: Federbalneari attacca Provincia e Carzedda

Licenze camion-bar a rallentatore: Federbalneari attacca Provincia e Carzedda
Licenze camion-bar a rallentatore: Federbalneari attacca Provincia e Carzedda
Olbia.it

Pubblicato il 22 May 2020 alle 20:11

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Olbia, 22 maggio 2020 - Licenze camion-bar a rallentatore, troppo per un stagione che già non parte benissimo: Federbalneari torna all'attacco e questa volta "azzanna" idealmente i polpacci della Provincia e in particolare della Zona Omogenea Olbia-Tempio coordinata dal sub-commissario Pietro Carzedda.

"Dopo il Comune di Olbia, ora anche la Provincia inizia a sgretolarsi nella gestione dei rilasci di licenze per la stagione estiva 2020, già devastante per il Coronavirus. Se la Provincia vuole rovinare famiglie di lavoratori, con dei ritardi e slittamenti di aperture di mese in mese, lo dica chiaramente", afferma con durezza il segretario regionale di Federbalneari Claudio Maurelli.

L'oggetto del contendere sono le licenze dei belvedere dove i camion-bar assicurano, da sempre, un servizio. "Non è accettabile che ci siano pratiche di licenze di aperture stagionali di somministrazione alimenti e bevande, ferme da mesi e perennemente "alla firma" di un Dirigente in continuo cambio di poltrona. Se c'è un nuovo Sub Commissario, batta un colpo almeno in periodo di Coronavirus. C'è bisogno di azioni straordinarie e non della solita burocrazia all'italiana che blocca chi lavora", continua Maurelli.

Secondo Maurelli, questa sarebbe una situazione ormai cronica. "Ci sono diverse vicende che ormai si ripetono da 10 anni nella provincia di Sassari. Ci sono concessionari che ogni anno sono costretti a presentare le domande per la richiesta della concessione legittima e che ogni volta vengono firmate e rilasciate i primi di giugno e talvolta fine giugno, facendo perdere lavoro prezioso alle piccole realtà locali che necessitano di lavorare onestamente. Queste piccole ditte non chiedono altro di poter lavorare ed è inspiegabile come sia possibile una tale abitudine al rallentare il rilascio delle pratiche", afferma polemicamente il sindacao.

"A Federbalneari Sardegna - spiega il Presidente Mario Isoni - le "beghe politiche" e le poltrone non interessano, ma i fatti sì. Perché i lavoratori delle concessioni provinciali debbono sempre "rimanere sulle spine" ogni anno? Stiamo parlando di operatori commerciali che pagano canoni enormi per il lavoro che svolgono. Si parla di cifre intorno ai 6.000€ per un locale di 100 mq per fare un esempio. Queste cifre sono solo per il rilascio della concessione e con pagamento anticipato, per 4 mesi di lavoro. C'è qualcosa che non va in Provincia di Sassari, con sede ad Olbia. Auspichiamo che i Dirigenti Provinciali, a breve possano lavorare con celerità perchè le cose, ora che sembra ci sia un Sub Commissario, devono cambiare. Speriamo. Le famiglie non aspettano più", conclude Isoni.

Insomma, non bastavano le concessioni balneari: adesso si è aperto un altro fronte.