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Cronaca

Da Olbia finisce schiavo guardiano di una piantagione di marijuana

Da Olbia finisce schiavo guardiano di una piantagione di marijuana
Da Olbia finisce schiavo guardiano di una piantagione di marijuana
Olbia.it

Pubblicato il 31 October 2019 alle 09:15

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Nuoro, 31 ottobre 2019- Era partito da Olbia con la promessa di un lavoro sicuro, fare il guardiano a una piantagione di erbe officinali per 500 euro più vitto e alloggio.

Un lavoro poco remunerato che aveva accettato per non rimanere senza lavoro: sarebbe cominciato così l'incubo di un giovane senegalese di 36 anni in cerca di lavoro.

L'ignaro immigrato irregolare, secondo la ricostruzione della Polizia, avrebbe dovuto controllare una coltivazione con 460 piante di marijuana che sul mercato avrebbero fruttato circa un milione di euro.

Una volta giunto nel comune di Oliena, con destinazione una zona impervia delle campagne di Gullei, il giovane sarebbe stato ridotto in uno stato di schiavitù, non pagato, costretto a vivere in una tenda posizionata all'interno del terreno e tenuto senza cibo.

Più volte avrebbe cercato di scappare ma è sarebbe impossibilitato a fuggire per via dei luoghi a lui completamente sconosciuti.

La triste vicenda di sottomissione e riduzione in stato di schiavitù del giovane senegalese è venuta fuori lo scorso agosto con l'arresto di un trentenne di Oliena F.P. sorpreso dalla Polizia mentre portava da mangiare proprio al guardiano che lo attendeva nell'appezzamento di terra.

I dettagli di tutta l'operazione sono stati illustrati il 29 ottobre mattina a Nuoro nel corso della conferenza stampa tenuta dal capo della Squadra Mobile Silvio Esposito.

Le indagini erano già partite nel dicembre 2018 scorso dopo che era giunta una segnalazione di una piantagione di marijuana non utilizzata nelle campagne di Gullei.

Messo sotto sorveglianza il terreno, con intercettazioni ambientali, la polizia ha potuto appurare la ripresa delle attività di coltivazione con la messa a dimora delle 460 piantine dimarijuana.

Ad agosto il bliz nella piantagione illegale con l'arresto dei due. Il giovane immigrato a quel punto ha raccontato tutta la sua storia da incubo e grazie alla sua collaborazione gli inquirenti hanno potuto stringere il cerchio risalalendo al resto della banda conclusosi con il bliz all'alba di due giorni fa.

Oltre al carcere per F. P. la gip del tribunale di Nuoro, Teresa Castagna, ha stato disposto l'obbligo di firma nei rispettivi comuni a quattro persone: S. S., 49 anni di Fonni, ritenuto la mente dell'organizzazione, e tre giovani di 29 anni tutti di Oliena: A.O., A. A., e R.B. ritenuti manovalanza.Il senegalese è stato scarcerato.