Coronavirus, "fuga" in Sardegna: 11.000 si autodenunciano

Olbia, 11 marzo 2020 - Sono 11.000 le persone arrivate dal Nord Italia che si sono autodenunciate sulla piattaforma online messa a disposizione dalla Regione Sardegna per l'emergenza coronavirus.

In questi 11.000 viaggiatori c'è di tutti: ci sono gli studenti fuori sede, lavoratori "pendolari", malati che seguono terapie nelle Regioni del Nord e proprietari di seconde case.

A guardare i numeri non sembra il mese di marzo, ma sembra luglio o agosto: migliaia di italiani affollano i luoghi di "villeggiatura" in un periodo che di villeggiatura non è.

A dare le cifre è il capo della Protezione civile sarda, Antonio Belloi. La Prociv Sardegna sta raccogliendo man mano i dati, li metterà in ordine e poi li metterà a disposizione dei Comuni.

L'appello a tutti coloro che sono arrivati in Sardegna è di essere sinceri, di non omettere informazioni, di non dire bugie.

Il sistema sanitario sardo non è quello del Nord: è fragile anche senza bisogno di un'emergenza epocale e non potrà reggere un eventuale "tsunami" di contagi.

Ecco perché si raccomanda a tutti coloro che sono entrati e rientrati in Sardegna di osservare pedissequamente il periodo di isolamento fiduciario. In ballo c'è la vita di tutti.