Olbia, 04 dicembre 2019 - Un concorso pubblico, per oss (operatori socio sanitari), al quale alcuni candidati avrebbero partecipato utilizzando appunti, libri, tablet e cellulari. Questa è l'accusa mossa da 5 candidate al concorso, le quali hanno denunciato il presidente della commissione d'esame per non aver - secondo la ricostruzione delle accusatrici - bloccato una condotta considerata scorretta. Lo racconta la Nuova di ieri. L'accusato, S.C., era stato sottoposto a un decreto penale di condanna, ma l'uomo - difeso dall'avvocato Stefano Azara - ha deciso di opporsi per potersi difendere e dimostrare la correttezza delle sue azioni. L'accusa è pesante: secondo la versione delle denunciati, l'uomo non avrebbe adottato nessun provvedimento contro quei candidati che sarebbero stati sorpresi a copiare e a usare apparecchi elettronici. Condotta, questa, che - secondo l'accusa - non sarebbe stata consentita in sede d'esame. I fatti contestati sarebbero avvenuti durante il concorso svoltosi nel 2013. Le accusatrici hanno già raccontato la loro versione: ora si attende la dichiarazione della difesa, in programma nella prossima udienza fissata a febbraio.
