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Cronaca

Piano comunale di Protezione civile: al via le riunioni con i quartieri

Piano comunale di Protezione civile: al via le riunioni con i quartieri
Piano comunale di Protezione civile: al via le riunioni con i quartieri
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 February 2015 alle 20:33

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Olbia, 26 Febbraio 2015 - Nuovo passo in avanti verso l'aggiornamento del piano comunale di Protezione Civile. Questa mattina, nella sala giunta del Comune di Olbia, è stata presentata l'ultima iniziativa dell'Assessorato comunale alla Sicurezza, guidato da Ivana Russu. L'assessore Russu, insieme al responsabile della Protezione Civile Giuseppe Budroni e ad alcuni rappresentanti dei quartieri, ha illustrato alla stampa la volontà dell'amministrazione di rendere partecipi i cittadini nell'aggiornamento del Piano di Protezione Civile. "Vogliamo aggiornare il piano usando un nuovo metodo - ha detto Ivana Russu -. Vogliamo che la popolazione sia coinvolta. Il piano in vigore si basa sul Pai 2006 che si è rivelato sbagliato. Il nuovo sarà basato sullo Studio Mancini, ma il cittadino è la memoria storica della città. Perciò, per quel che riguarda le aree di raccolta della popolazione in caso di emergenza, ascolteremo le indicazioni della popolazione". In pratica succede questo. Lo Studio Mancini individua le aree a rischio alluvione della città e nel contempo individua anche quelle non a rischio. In base a questa valutazione scientifica sono state scelte delle aree di raccolta e smistamento che, in caso di emergenza, serviranno alla popolazione per salvarsi la vita o restare in sicurezza. A questo punto entrano in gioco i cittadini e la loro memoria storica. Saranno loro a confermare, oppure no, la sicurezza di quelle aree. Lo scopo è quello di rendere partecipe la popolazione, ma anche quello di aumentare ancora di più l'efficacia degli strumenti che governano in concreto la città in un momento di emergenza. Lo stesso lavoro di ascolto verrà fatto con le Associazioni di Protezione Civile olbiesi che potranno fare tutte le osservazioni in merito che vogliono. Del resto, quel 18 Novembre 2013, proprio tali associazioni hanno dovuto fronteggiare da sole per molte ore l'emergenza insieme ai pochi vigili del fuoco olbiesi e agli altrettanto pochi agenti della polizia locale. Come ha infatti sottolineato l'assessore Russu, ad Olbia sono solo 200 gli operatori in grando di intervenire in situazione di emergenza su una popolazione di oltre 60mila persone. La prima riunione si svolgerà questo sabato presso la scuola media di Isticcadeddu. L'assemblea inizierà alle 17:45 ed è rivolta agli abitanti dei quartieri Istticadeddu, Gregorio, Pasana e Santa Mariedda.