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Palau, Isole che Parlano ai Bambini: oggi si aprono le iscrizioni

Palau, Isole che Parlano ai Bambini: oggi si aprono le iscrizioni
Palau, Isole che Parlano ai Bambini: oggi si aprono le iscrizioni
Olbia.it

Pubblicato il 01 September 2014 alle 07:47

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Palau, 01 Settembre 2014 - Come di consueto il piccolo festival dedicato all’infanzia e all’adolescenza apre le porte alla XVIII edizione del festival Isole che Parlano. Quello dei laboratori è un viaggio che dura da dieci anni, la corda si tende e noi festeggiamo il nostro compleanno con “tre viaggi”. I laboratori si svolgeranno dall'8 settembre nel polo culturale di Montiggia a Palau. L’affascinante progetto - ideato da Alessandra Angeli - riparte forte, sulla scia dell'esperienza degli anni precedenti, delle menzioni speciali e dei premi ottenuti in numerosi festival internazionali. Attraverso l’emozione dei tanti che sono passati per i laboratori e le serate in piazza o in teatro, il senso di appartenenza a un progetto e a un percorso di crescita, lungo 10 anni, tende una corda colma di ricordi, profumi e colori brillanti. La corda è piena di sorrisi, suoni, immagini e urla di bambini. Spettacoli su misura, notti animate, abbracci, emozioni, successi. I tre laboratori. Volere Volare. La corda si tende e noi prendiamo il volo con la guida dell’esperta “danzatrice di aquiloni” Alessia Marrocu che guiderà i bambini da 6 a 8 anni, in un percorso ludico-artistico che punta allo sviluppo di creatività e manualità passando attraverso l’affascinante mondo degli aquiloni. Le parole del faro. La corda tesa della vela maestra segue nella notte le indicazioni di un faro che parla. Insieme a Jacopo Tartari dell’associazione Art-too i bambini da 8 a 11 anni lavoreranno sulle risonanze simboliche del faro, guardiano della notte per tutti i naviganti, rielaborando in modo originale e giocoso, attraverso una condivisa rielaborazione costruttiva, pittorica, poetica, il tema del viaggio. In viaggio. A passo lento procediamo con Simone Ciani e i ragazzi da 12 anni in su che, attraverso la videocamera, documenteranno il loro viaggio. Uno spostamento a piedi di poche centinaia di metri ci porterà alla scoperta di spazi infiniti, al compimento di itinerari immaginari. Le iscrizioni sono aperte dal primo settembre, fino ad esaurimento posti. È necessario compilare il modulo di iscrizione (scaricabile on line sul sito www.isolecheparlano.it) e tesserarsi all'associazione Sarditudine. Per chi vive a Palau è possibile recarsi nella biblioteca comunale in piazza Fresi. Per chi è fuori sede l'iscrizione va inviata via mail a [email protected] previo tesseramento online di 15 euro, sempre a partire dal primo settembre. Per ulteriori informazioni chiamare il numero 338.2058948. Il festival Isole che Parlano è organizzato dall’Associazione Sarditudine, con il contributo di: Comune di Palau, Fondazione Banco di Sardegna, Ambasciata di Norvegia, Comuni di Tempio Pausania e Arzachena, Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di la Maddalena, Banca di Sassari. Con il patrocinio CNI dell’Unesco, Regione Autonoma della Sardegna, Provincia Olbia-Tempio, Comune di La Maddalena. Grazie alla collaborazione con Radio3 Rai, I.S.R.E., Archivio Mario Cervo, Delphina Resorts, Sardinia Ferries e altri operatori turistici locali. La storia. Il piccolo festival dedicato all'infanzia e all'adolescenza è nato 10 anni fa, apre le porte alla 18ª edizione del festival Isole che Parlano (in programma sino al 14 settembre). Già dal 2005 il format dei laboratori su misura aveva conquistato molti bambini, con il progetto “Ho Visto Udito Tatto”. Mantenuto nel tempo, ogni anno ha visto crescere il numero dei partecipanti. Si è così pensato di creare una ricca sezione didattica “Il suono delle immagini”, che prevede con le scuole di primo e secondo grado visite guidate alle mostre fotografiche, ospitate durante e dopo il festival. La finalità è quella di mantenere un rapporto costante col territorio che la ospita, con le sue bellezze e difficoltà. Con l'ambiente, utilizzando all'interno dei laboratori materiali poveri, di recupero e di scarto. Con il mondo, grazie alle visite guidate alle mostre di reportage fotografici.