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Cronaca

Olbia: "ostacolato sit-in di protesta"

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Olbia.it

Pubblicato il 03 January 2018 alle 14:33

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Olbia, 03 gennaio 2018 - Come nel resto d’Italia, anche la Filcams Cgil provinciale Olbia-Tempio ha tenuto, il 22 dicembre scorso, un sit in al centro commerciale Auchan di Olbia, in occasione dello sciopero nazionale contro le aziende associate a Federdistribuzione che non riconoscono il CCNL del terziario siglato con Confcommercio nel 2015. Il non riconoscimento del contratto, secondo le parti sociali, porterebbe a una "disparità di trattamento tra lavoratori dello stesso settore".

Il volantinaggio è stato fatto, ma a quanto racconta Giusi Pittalis, non è andato tutto liscio come l'olio: il sit sarebbe stato ostacolato da alcuni addetti alla sicurezza. "I nostri delegati si sono puntualmente presentati alle 10 davanti all’ingresso del centro commerciale muniti di volantini, bandiere, cappellini e pettorina con il logo della Filcams-Cgil. Qui sono stati affrontati e aggrediti verbalmente da due addetti dei servizi fiduciari, i quali hanno intimato ai nostri delegati di allontanarsi dall’ingresso del centro commerciale “in quanto area privata” - racconta Giusi Pittalis della Filcams-Cgil -. A nulla è servito esibire con calma e garbo l’autorizzazione di polizia che legittimava il sit-in".

Secondo quanto raccontato dalla Cgil in una nota stampa, i due addetti avrebbero "dapprima impedito fisicamente la distribuzione dei volantini ai clienti" e avrebbero affermato che "i delegati Filcams Cgil non erano autorizzati da Auchan e non potevano effettuare manifestazioni in un’area privata".

È stato così richiesto l'intervento delle forze dell'ordine che, secondo la Cgil, sarebbe stato provvidenziale per stemperare gli animi. Le Forze dell'ordine hanno allontanato gli addetti alla sicurezza, spiegandone i motivi, e hanno chiesto ai rappresentanti della Cgil se volevano sporgere denuncia. "Aquel punto il responsabile della sicurezza di Auchan ha porto le scuse al nostro delegato che, peraltro, è a sua volta una guardia giurata e membro del coordinamento nazionale Filcams Cgil. Il nostro delegato ha deciso di non sporgere denuncia, cercando garbatamente di spiegare agli addetti della security gli errori da essi commessi", spiega Giusi Pittalis in una nota stampa.

"Questi metodi fascisti non sono tollerabili, in giorni in cui l’intolleranza sembra essere tornata in auge tantomeno da chi con indosso una sorta di divisa, intima cose che nessuno in Italia ha titolo di intimare e che sono costituzionalmente garantite, come lo sciopero e il diritto a manifestare, soprattutto per il lavoro", conclude Pittalis.