Olbia, sciopero del comparto Igiene Ambientale: no ad un settore senza diritti e qualità

Olbia, 27 maggio 2016 -Lunedì 30 maggio i dipendenti delle Aziende di Igiene Ambientale organizzanouno sciopero indifesa del Contratto Collettivo di Lavoro, ma, sostengono gli organizzatori, soprattutto contro il pesante attacco che le aziendestanno muovendoalla libertà e alla democrazia dei posti di lavoro, attraverso ladelegittimazione del ruolo dei dipendenti all’interno delle aziende, limitando il loro contributoattraverso la contrattazione al miglioramento dei servizi, impoverendo il lavoro con propostesalariali inaccettabili ed escludendo la possibilità di “passaggio diretto” al momento dei cambiappalto, proponendo una perenne precarizzazione dei lavoratori, attribuendoallecooperative che quotidianamente brucano intorno alle logiche della finanza aziendale la parte“ricca” del ciclo e lasciandoalle stesse cooperative la parte “povera”, ancor più impoverita dalmancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 28 mesi.

Continuano i dipendenti: "una politica che cerca di impoverire sempre di più il lavoratore, spostando le lancette deltempo verso l’Ottocento attraverso una una politica del lavoro che vede i lavoratori non comesoggetti attivi ma come oggetti passivi, attraverso un'idea che mira alla cancellazione delContratto Collettivo Nazionale, alla limitazione dei diritti, legandolo ad un ragionamento chepensa ad settore senza qualità, senza diritti per i lavoratori e alla possibilità di licenziare comee quando vogliono".

Queste, in sintesi sono le ragioni dello sciopero generale del Comparto Igiene Ambientale, unsettore importante per la cittadinanza, un settore che garantisce non solo occupazione, maanche vivibilità e tutele ambientali delle nostre città.