Olbia, 22 Aprile 2014 - La Sardegna sarà anche la patria del porcetto e dell'agnello arrosto, ma non per questo non c'è spazio per visioni alternative della vita e dell'arte culinaria. Mentre molti olbiesi si sono dedicati alla tradizionale abbuffata di agnello sardo, altri hanno deciso di passare il periodo pasquale in un modo diverso definito "
cruelty free" (senza crudeltà). L'Associazione olbiese
VegOlbia, guidata da
Roberto Gusinu, durante il periodo pre-pasquale ha organizzato un
apertivo vegano nei locali del bar "Nine" di via Vignola. Lo scopo di questa iniziativa è stato duplice: da una parte si raccoglievano fondi, dall'altra parte si cercava di incuriosire e informare le persone. Per l'occasione, VegOlbia ha preparato un ricchissimo buffet vegano (offerta minima: 5 euro) composto da
falafel, orecchiette verdi, pasta al vegù (ragù vegano), falafèl, chili vegano, cup-cakes vegane al cioccolato e vaniglia, torte salate, crostate, torte al cioccolato, tramezzini, patate al forno, crema di finocchi, bignè alla crema di limone, ecc. Una festa per gli occhi e per il palato che ha attirato un sacco di avventori, molti dei quali non vegani. Nell'immaginario collettivo, la cucina vegan è composta solo di lattughine e fette di pomodoro. Con questi aperitivi, VegOlbia vuole dimostrare che la cucina vegana può essere una valida alternativa a quella tradizionale: ugualmente gustosa e decisamente più salubre e leggera. Nella cucina vegana, infatti, mancano totalmente i grassi di origine animale (e quindi i grassi saturi), mentre abbondano le verdure (fonti di proteine, vitamine, sali minerali). Altro che tristi insalatine: chi sceglie la dieta vegana ha le stesse identiche opportunità di gustare piatti gustosi. Ma perché viene definita come "senza crudeltà"? A differenza dei vegetariani, i vegani non utilizzano i prodotti di origine animale come il latte, le uova, il formaggio, il miele. Il presupposto dei vegani è semplice: dato che anche questi prodotti sono il frutto di uno sfruttamento devono essere banditi dalle tavole di chi ama gli animali. Sempre sul lato crudeltà, VegOlbia si è mossa con le
affissioni intelligenti per tutto il periodio pre-pasquale. L'associazione olbiese ha fatto affiggere in tutta la Città dei cartelloni che invitavano le persone a non cibarsi di agnello. Per molti sarà sembrata quasi un'eresia, ma per altri avrà dato il via a una riflessione interiore. Ed è proprio a queste ultime persone che l'Associazione rivolge le sue iniziative.