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Olbia, è boom di donazioni di sangue. Murrighile: "obiettivo autosufficienza ematica"

Le parole del presidente Avis Olbia

Olbia, è boom di donazioni di sangue. Murrighile:
Olbia, è boom di donazioni di sangue. Murrighile:
Camilla Pisani

Pubblicato il 29 March 2024 alle 06:00

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Olbia. La raccolta di sangue di ieri ha segnato un importante traguardo per l'Associazione Volontari Italiani del Sangue (AVIS) di Olbia. Con un totale di 36 donazioni, tra prelievi esterni e interni, l'Avis Olbia ha espresso la propria gratitudine alla comunità olbiese per la generosità dimostrata.

Il presidente dell'Avis Olbia, Gavino Murrighile, ha sottolineato il significativo cambiamento nella coscienza collettiva dei cittadini di Olbia, evidenziando il crescente impegno verso la donazione di sangue. Ha ringraziato il personale sanitario del Centro Trasfusionale per aver gestito con professionalità l'alto numero di donatori ed ha espresso un "encomio solenne" ai volontari dell'Avis Olbia per il loro impegno straordinario.

Murrighile ha reso omaggio in particolare a Maria Grazia, una volontaria che si è dedicata attivamente all'Avis Olbia fin dalle prime ore del mattino, preparando le necessità per accogliere i donatori e garantendo un servizio impeccabile. Ha esteso i ringraziamenti alle compagnie di vigilanza e sicurezza del porto, all'autorità portuale e a tutti coloro che hanno donato sangue ed accolto l'Avis Olbia con gentilezza e attenzione. Infine, Murrighile ha evidenziato il contributo dell'artista Mara Damiani, venuta da Cagliari per collaborare a un progetto speciale dell'Avis Olbia, anticipando che presto verrà reso noto al pubblico.

"Mentre prima le donazioni erano un successo estemporaneo, legate ai singoli eventi, oggi le cose stanno cambiando. Sicuramente ha contribuito a questo risultato la campagna di sensibilizzazione portata avanti dall'Avis nelle scuole, così come la presenza mediatica costante ed una capillare comunicazione; ad oggi il centro trasfusionale si sta popolando di giovani, e questo è un segnale estremamente positivo. Sto riscontrando storie molto positive di persone che stanno facendo diventare la donazione uno stile di vita, che è il mio obiettivo. Se noi passassimo da un tasso di donazioni bassissimo -come abbiamo in Sardegna- ad una percentuale del 10 per cento, potremmo raggiungere l'autosufficienza ematica e non dovremmo più spendere circa sette milioni di euro per comprare il sangue da altre regioni italiane. Questo traguardo sarebbe eccezionale, anche in considerazione dell'alta presenza di pazienti talassemici sul territorio. La mia percezione è che si tratti di una questione di comunicazione, perché grazie al lavoro dei volontari ed alle iniziative messe in atto fino ad oggi, qualcosa si è smosso; a breve avremo anche un'altra autoemoteca" commenta Murrighile.

Essenziale, per la formazione di una coscienza collettiva, l'azione dedicata ai giovani: "la sensibilizzazione nelle scuole, le borse di studio sono tutti incentivi che stanno premiando; vediamo i giovani che vengono a donare e dopo tre mesi tornano. È questa la grande bellezza, sono questi i donatori dei prossimi vent'anni. Tutte le premialità sono da intendersi come incentivo simbolico, come valore etico nell'obiettivo di raggiungere l'autosufficienza ematica, cosa che a mio avviso nel giro di qualche anno potrebbe essere un traguardo possibile. Vogliamo che donare diventi un atto di cui vantarsi, per i ragazzi" continua il presidente Avis.

E sui rapporti (inizialmente travagliati) con l'Asl, aggiunge: "nel momento in cui si sono ricreati i presupposti di convivenza pacifica, il beneficio è stato comune".

L'atto della donazione, nell'ottica di Murrighile, si declina su diversi aspetti: "un azione bella, di cui vantarsi, ma che ha anche risvolti in termini di salute pubblica; i donatori hanno diritto ad analisi del sangue gratuite e quindi, alla lunga, anche sulla prevenzione, si arriva prima" conclude il presidente Avis Olbia.