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Olbia, discarica di Spiritu Santu. M5S: "attendiamo sviluppi inchiesta"

Olbia, discarica di Spiritu Santu. M5S:
Olbia, discarica di Spiritu Santu. M5S:
Olbia.it

Pubblicato il 09 February 2017 alle 18:56

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Olbia, 09 Febbraio 2017 - La vicenda relativa alla discarica di Spiritu Santu continua a tenere banco. Su questo tema intervengono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio. "Siamo di fronte a un danno ambientale su cui attendiamo la Procura ma, nel frattempo, il Sindaco informi la cittadinanza sul pericolo che corrono gli abitanti della zona in attesa della bonifica - dichiarano i due consiglieri comunali pentastellati -. Ci aspettiamo che sia posta in essere una pianificazione dettagliata con l’indicazione della tempistica e delle modalità di esecuzione della bonifica generale. Nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini di Olbia restiamo in attesa di aggiornamenti sull’inchiesta della Procura rimarcando con decisione la nostra posizione in merito alla tutela della salute e dell’ambiente".

Il Movimento 5 Stelle Olbia segue la vicenda legata a Spiritu Santu da Luglio 2015, quando i grillini olbiesi instaurano un rapporto di collaborazione con il Comitato di quartiere di Murta Maria. L'esito politico di questa collaborazione è stata la visita della senatrice M5S Paola Taverna che, insieme a una delegazione di cittadini e del Meet up olbiese, ha visitato la discarica oggetto della controversia. Nel corso dei mesi il Movimento 5 Stelle ha approfondito la tematica attraverso sopralluoghi e documenti, arrivando a scoprire un presunto terreno inquinato. A tutto questo si aggiungono l'inchiesta aperta dalla Procura di Tempio Pausania sul presunto inquinamento della falda acquifera e la bonifica dell'ex discarica comunale.

"Facendo presente che è tuttora in attesa di autorizzazione la richiesta di procedura congiunta V.I.A./A.I.A. per l’ampliamento dell’attuale discarica inviata a gennaio – concludono Piccinnu e Ferinaio - ci chiediamo in che modo si pongano gli enti competenti a concedere l’autorizzazione di fronte alla continua “non conformità” delle acque sotterranee".